02/01/2013 18:02 – WS
Il rialzo è stato corale. In Europa, a Francoforte il Dax guadagna il 2,2% e fa segnare i nuovi massimi dal gennaio 2008 a quota 7.778 punti. Parigi ha guadagnato +2,6% registrando i nuovi massimi dal luglio 2011, Madrid è salita del +3,4% sui top da marzo, Londra +2,3%.
Milano è stata la migliore del Vecchio Continente con l’indice FtseMib in rialzo 3,8% a 16.893 punti, valore che non vedeva dal 27 marzo 2012. A stimolare gli acquisti ha contribuito anche il dato sull’indice PMI manifattura di dicembre, salito a quota 46,7, massimo dal marzo 2012, contro attese a 45,3.
Lo spread Btp/Bund decennale si è ridotto di 34 punti base a quota 282 (minimo da marzo) per un rendimento del Btp 10 anni che cade al 4,26%, livello che non si vedeva dal novembre 2010.
Lo spread scende sotto la quota fatidica indicata come obiettivo dal premier uscente Mario Monti di 287 punti base, corrispondente al dimezzamento rispetto a quanto trovato nel giorno dell’insediamento del suo esecutivo (574).
Oggi non erano in agenda aste di bond periferici. Francoforte ha piazzato bond a 2 anni (i cosiddetti Schatz) ad un rendimento positivo dello 0,01% dal -0,01% dell’asta precedente di inizio dicembre. La notizia ha fatto rimbalzare il rendimento sul mercato secondario allo 0,031%, massimo dall’11 dicembre scorso.
Ormai, a resistere in territorio negativo restano solo i bond biennali di Svizzera (-0,32%) e Danimarca (-0,15%).
Le vendite hanno colpito anche il bund decennale tedesco che ha chiuso a quota 144 da 145,6 di lunedì scorso. L’oro, altro bene rifugio per eccellenza, sale dell’1% a 1.690 dollari l’oncia.
In Europa hanno brillato Nokia (NOK1V.HE) +6,8%, Inditex (ITX.MC) +3,9% e Volkswagen (VOW3.EQ) +4,07%.
Al di là dell’Oceano prosegue in rialzo Wall Street con l’S&P500 in guadagno dell’1,8%, corre il Nasdaq +2,3%. Buoni i dati macro usa con l’Ism manifatturiero di dicembre salito a 50,7 punti sopra le attese di 50,5 punti.
Tutte le 40 blue chip di Piazza Affari hanno terminato la seduta in deciso rialzo, in particolare le banche: Unicredit (UCG.MI) ha guadagnato il 3,9%, Intesa (ISP.MI) +5,7%, Pop. Milano (PMI.MI) +2,9%, B. Pop. Emilia Romagna (BPE.MI) +6,3%, Monte Paschi (BMPS.MI) +3,5%, Mediobanca (MB.MI) +4,4%.
Hanno brillato anche i titoli del risparmio gestito: Mediolanum +3,2%, Azimut (AZM.MI) +3,2%, Banca Generali (BGN.MI) +1,6%.
Tra gli assicurativi, Generali (G.MI) +4,8%, Fondiaria Sai (FSA.MI) +3,4%, Cattolica (CASS.MI) +9%.
Positiva Impregilo (IPG.MI) +2,2%, Il Sole 24 Ore riporta in auge le ipotesi di un’OPA sul titolo. Inviato un WEBSIM SMS ALERT prima dell’apertura della Borsa.
Fra i titoli industriali, Fiat (F.MI) è salita del 2,6%, Finmeccanica (FNC.MI) +3,4%, StM (STM.MI) +4,6%.
Guadagni anche nel settore energia: Saipem (SPM.MI) +4,5%, Eni (ENI.MI) +3,5%. Il Brent sale dell’1,2% a 112,39 dollari il barile.
Enel (ENEL.MI) +3,8%, A2A (A2A.MI) +5,7%.
Telecom Italia (TIT.MI) ha guadagnato il 2,7%, Mediaset (MS.MI) +5,7%.
Fanalini di coda, si fa per dire, tra le blue chip sono Parmalat (PLT.MI) +1,2% e Terna (TRN.MI) +1,4%.
In controtendenza Sias (SIS.MI) -4,8% dopo le indicazioni negative emerse dagli adeguamenti tariffari.