MERCATO USA |
Borsa Usa: Dow Jones e S&P500 chiudono in calo, crolla BlackBerry
A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta della settimana contrastati. Il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,76%, lo S&P500 lo 0,43%. Poco mosso il Nasdaq Composite (+0,04%). Gli esperti dell’Universita’ del Michigan e di Reuters hanno deciso di ritoccare al ribasso la stima preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi del mese di giugno a 84,1 punti da 84,5 della lettura iniziale. Le aspettative degli analisti erano fissate su un indice pari a 82,8 punti. L’Indice PMI Chicago (attivita’ manifatturiera) nel mese di giugno e’ sceso a 51,6 punti dai 56,7 punti del mese precedente, risultando anche inferiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 56 punti. Sul fronte societario Nike +2,18%. Il gruppo di abbigliamento sportivo ha chiuso il quarto trimestre con profitti in crescita e superiori alle attese. Pfizer -0,6%. Il gruppo farmaceutico ha autorizzato il riacquisto di titoli propri per 10 miliardi di dollari. Crolla BlackBerry -27,76%. Il produttore di smartphone ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 84 milioni di dollari su ricavi per 3,07 miliardi. Escluse le voci straordinarie la perdita è pari a 0,13 dollari per azione. Gli analisti si attendevano un risultato netto adjusted positivo (0,07 dollari per azione) su ricavi per 3,4 miliardi. Accenture -10,3%. Il gruppo specializzato in consulenza informatica ha chiuso il terzo trimestre con utili 810,3 milioni di dollari (+17,5% a/a) su ricavi per 7,2 miliardi (+0,6% a/a). Per il quarto trimestre la società si attende un giro d’affari compreso tra 6,7 e 7 miliardi di dollari, meno di quanto stimato dagli analisti. Adobe Systems -0,81%. Il gruppo dei software ha annunciato l’acquisto della francese Neolane per circa 600 milioni di dollari. Ibm -2,32%. Secondo il broker Stifel Nicolaus le previsioni deludenti di Accenture rappresentano un punto negativo per il colosso IT. Google +0,38%. Secondo indiscrezioni il motore di ricerca starebbe sviluppando una console per videogame e un orologio da polso con tecnologia Android. GameStop +2,84%. Bank of America ha avviato la copertura sul titolo della catena di negozi di videogame con rating buy. Vola Noodles +104,17% al debutto. MERCATI ASIATICI Nikkei positivo in avvio di ottava Avvio di ottava positivo per il Nikkei che termina gli scambi a quota 13852,50 con un progresso dell’1,28%. Sebbene senza convinzione, l’indice sale al di sopra della resistenza a 13700 punti, quota pari al 38,2% di ritracciamento della correzione avviata a maggio, oltre la quale sarebbe possibile ipotizzare il termine della fase laterale disegnata nell’ultimo mese. L’eventuale superamento di area 14500 creerebbe poi i presupposti per il ritorno sui massimi di quest’anno a 16000 punti. Nella direzione opposta la violazione di area 12600 della media mobile a 100 giorni metterebbe in seria discussione le prospettive di ripresa dell’indice. Se poi i prezzi dovessero scendere anche al di sotto dei bottom di aprile, a 11800 punti, diverrebbero probabili approfondimenti più estesi verso area 11400. Positivo anche il Topix in crescita dell’1,5% a 1.150,70 punti. Sul versante macroeconomico l’indice Tankan relativo alla fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi è tornato per la prima volta da quasi due anni al di sopra di zero punti. Tra i maggiori rialzi da segnalare quelli del comparto bancario: Mitsubishi UFJ Financial ha guadagnato il 3,1%, Sumitomo Mitsui Financial Group il 2,9% e Mizuho Financial Group l’1%. Bene anche Toyota in progresso dell’1,2%, Nissan dell’1,1% e Sony del 2,6%. Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Hong Kong sale dell’1,78%, Shangai lo 0,81% mentre Seoul cede lo 0,41%. |
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MERCATI EUROPEI |
Borse europee: indici positivi, brilla Nokia
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,6%, il Cac40 di Parigi lo 0,9%, il Ftse100 di Londra lo 0,88% e l’Ibex35 di Madrid l’1%. Bene in particolare i titoli industriali, il settore retail e le banche. Nokia Corp +8%. Il gruppo finlandese ha annunciato l’acquisto del 50% della joint venture Nokia Siemens Networks per 1,7 miliardi di euro da Siemens (+2,4%) per 1,7 miliardi di euro. Jp Morgan ha alzato il rating su Nokia a overweight da underweight. Swisscom +1,3% dopo la promozione di Deutsche Bank. Il broker ha migliorato il giudizio sull’operatore telefonico a buy da hold. Bbva +1%. Hsbc ha alzato il rating sul titolo del gruppo bancario spagnolo a overweight da neutral. Hennes & Mauritz +3% dopo l’upgrade di Bank of America. Il broker ha alzato il rating sul gruppo di abbigliamento a buy da neutral. APERTURA MERCATO ITALIANO Piazza Affari parte bene. Diasorin, Telecom e lusso in evidenza Il Ftse Mib segna +0,8%, il Ftse Italia All-Share +0,8%, il Ftse Italia Mid Cap +0,4%, il Ftse Italia Star +0,4%. Borse europee in rialzo. Venerdì scorso a New York l’S&P 500 ha chiuso a -0,43%, il Nasdaq a +0,04%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in progresso dello 0,7% circa. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +1,28%, mentre Hong Kong è rimasta chiusa per festività. Ottimo inizio di settimana per Diasorin (+2%): in Affari&Finanza di Repubblica si legge che grazie alla solidità del free cash flow la disponibilità di cassa di Diasorin crescerà rispetto ai 47 milioni di euro di inizio anno, fornendo la possibilità di effettuare acquisizioni o distribuire un dividendo straordinario. Positiva Telecom Italia (+1,4%): nel fine settimana Il Sole 24 Ore ha scritto che 3Italia potrebbe abbandonare le trattative con Telecom Italia e avviarne altre per un’integrazione con Wind. Buon avvio anche per i titoli del settore lusso italiani. In evidenza troviamo Brunello Cucinelli (+4,3%), Geox (+1,9%), Luxottica (+1,2%), Tod’s (+0,8%). Buone performance per gli industriali con Prysmian (+1,3%), Fiat Industrial (+1,2%), Indesit (+2,3%) sotto i riflettori. L’indice EURO STOXX Industrials guadagna quasi un punto percentuale. Netta flessione per Iren (-5,6%) dopo l’ok delle assemblee straordinarie di Iren Energia ed Edipower al progetto di scissione non proporzionale di Edipower. A Iren Energia andranno gli impianti termoelettrico di Turbigo e il nucleo idroelettrico di Tusciano, il personale operante in tali impianti, gli ulteriori elementi patrimoniali attivi e passivi attribuibili agli impianti stessi, pari a circa 75 milioni di Euro al 31.12.2012, e un debito finanziario che ammonta a 44,8 milioni di Euro. |
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TITOLI DEL GIORNO |
Banco Popolare ha oscillato per tutta la scorsa settimana a ridosso del supporto rappresentato dal minimo di inizio aprile a 0,8975 euro. si tratta di un un riferimento determinante in ottica di medio periodo dato che l’eventuale violazione dello stesso anticiperebbe la ripresa del movimento ribassista originato dai massimi di inizio anno in direzione dei minimi allineati di area 0,80 visti tra novembre 2011 e luglio 2012. Il titolo ha però la possibilità di sfruttare il sostegno citato per mettere a segno una reazione: questa ipotesi verrebbe avvalorata dal superamento confermato in chiusura di seduta di 0,96, prologo a un allungo verso 1,06/1,07, ostacolo oltre il quale assisteremmo probabilmente al ritorno sul top di maggio a 1,29. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,96 per 1,06, stop sotto 0,94. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 1,07 per 1,29, ridurre sotto 0,8975 e uscire alla violazione di 0,80. Generali ha messo a segno un rimbalzo dopo aver testato con i minimi del 24 giugno di area 13 euro sia la linea di tendenza disegnata dai minimi di luglio 2012 sia la media mobile a 200 sedute. La reazione scaturita dai 13 euro ha interrotto ma non ancora invertito il trend rialzista subito dal picco di maggio a 14,97 euro. La rottura di 13,97 sarebbe un primo segnale in questo senso, da confermare poi con il superamento di 14,22. In quel caso probabile il ritorno sul top di maggio. La violazione di area 13 sarebbe invece pericolosa, anche se un ultimo sostegno in grado di evitare il peggio il titolo lo troverebbe a 12,87, base del gap rialzista del 22 aprile. La violazione di questo supporto confermerebbe l’avvio di una fase negativa a correzione di tutta la salita dai minimi del luglio 2012 con primo target in area 12 euro. La violazione della linea di tendenza che ha accompagnato la crescita di Tod’s dai bottom di luglio 2012 insinua dei dubbi sulla consistenza della tendenza rialzista del titolo. Per il momento, la tenuta del supporto a 104,50 circa mantiene vive le speranze di un rimbalzo che riconducano i prezzi almeno in direzione dei record a 116,80, una resistenza che potrebbe dimostrarsi ancora ostica. Ad ogni modo, oltre 112,50 verrebbe completato un piccolo doppio minimo disegnato tra il 12 e il 24 giugno, con base a 104,50, che proietta il suo target a 120 circa. Le prospettive potrebbero invece deteriorarsi sotto 104,50, per il test dei supporti successivi a 102 e 100 euro. DATI MACRO ATTESI Lunedì 1 Luglio 2013 |
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HEADLINES |
Iren: la controllata Iren Energia approva il progetto di scissione non proporzionale di Edipower Sulla base degli accordi assunti tra Iren ed A2A in occasione dell’operazione di acquisizione di Edipower, avvenuta in data 24 maggio 2012, e a seguito della deliberazione assunta, in data 16 gennaio 2013, dal Consiglio di Amministrazione di Iren SpA di dar corso all’esercizio dell’opzione put per l’uscita da Edipower, le assemblee straordinarie di Iren Energia ed Edipower hanno approvato il progetto di scissione non proporzionale di Edipower. L’operazione prevede l’assegnazione ad Iren Energia di un compendio costituito dall’impianto termoelettrico di Turbigo (800 MW) e dal nucleo idroelettrico di Tusciano (circa 250 GWh di produzione annua), il personale operante in tali impianti, gli ulteriori elementi patrimoniali attivi e passivi attribuibili agli impianti stessi, pari a circa 75 milioni di Euro al 31.12.2012, e un debito finanziario che ammonta a 44,8 milioni di Euro. L’operazione di scissione comporterà la completa uscita del Gruppo Iren dall’azionariato di Edipower. Rcs, inizia l’ultima settimana dell’aumento di capitale TerniEnergia acquisisce il 50% della JV T.E.R.N.I. SolarEnergy e cede il 50% della JV Solaren Vinci acquisisce il 4,7% dell’Aeroporto di Parigi Ericsson verso l’acquisizione di Red Bee Media Nokia rileva la quota della joint venture delle reti con Siemens per 1,7 miliardi di euro |
reuters
Bankitalia-pensiero…
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MERCATO USA |
Wall Street chiude in leggero rialzo. Male Walt Disney, crolla Groupon
A New York i principali indici statunitensi hanno terminato l’ultima seduta della settimana in leggero rialzo. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,03%, il Nasdaq Composite dello 0,32%. I mercati Usa hanno beneficiato dell’ottimo dato sulla fiducia dei consumatori pubblicato in giornata. Sul fronte societario crolla Groupon (-29,59%). La società delle offerte su internet ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 568,6 milioni di dollari in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e con una perdita di 3 mln contro il rosso di 54 mln del 2011. Gli analisti si attendevano un giro d’affari di 590 milioni. In calo Nvidia (-3,86%). Il colosso statunitense dei dispositivi hardware per la grafica ha registrato nel terzo trimestre del 2012 un incremento dei ricavi del 12,9% a 1,20 miliardi di dollari. L’utile netto (GAAP) è aumentato del 17,3% a 209,1 milioni di dollari (0,33 dollari per azione). L’utile netto non-GAAP del gruppo è cresciuto del 13,1% a 245,5 milioni di dollari con un eps in crescita dell’11,4% a 0,39 dollari oltre le attese degli analisti. Per il prossimo trimestre il gruppo si attende un giro d’affari compreso tra gli 1,025 e gli 1,175 miliardi di dollari. In deciso ribasso JC Penney (-4,84%). Il gruppo dei grandi magazzini ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 2,93 miliardi di dollari, meno rispetto ai 3,3 mld attesi dagli analisti. Peggiore del consensus anche la perdita di 0,93 dollari per azione che si confrontano ai 0,07 dollari attesi. Tra i titoli principali brillano Boeing (+3,2%), Apple (+1,73%) e Caterpillar (+1,54%). MERCATI ASIATICI Tokyo negativa in avvio di ottava Borsa nipponica negativa in avvio di ottava. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,93% a quota 8676,44 mentre il Topix si e’ attestato a 722,58 punti in flessione dell’1,12%. Principale causa del ribasso odierno e’ stato il dato relativo al PIL giapponese del terzo trimestre. L’Ufficio di Gabinetto ha infatti comunicato questa mattina il dato in questione, apparso in calo dello 0,9% rispetto al trimestre precedente in linea comunque con le attese degli analisti. Su base annuale lo stesso dato ha fatto segnare una contrazione del 3,5% a fronte di un dato atteso pari a -3,4%, in netto calo rispetto alla rilevazione precedente pari a +0,3% rivista da +0,7%. Tra i maggiori ribassi da segnalare quelli di Yokohama Rubber, Comsys e Pacific Metals, mentre si sono mossi in contro tendenza Suzuki Motor e Bank of Yokohama, con quest’ultima che ha annunciato un “buy back” da 10 miliardi di yen pari a circa il 2,2% delle azioni in circolazione. Tornando all’ambito macroeconomico da segnalare che il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria ha reso noto il dato relativo all’Indice del Settore Terziario di settembre. Tale rilevazione ha fatto registrare un incremento dello 0,3% su base mensile, in linea con il dato di agosto (rivisto da +0,4%) e superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un dato invariato. Il dato relativo all’Indice dei prezzi dei beni acquistati dalle aziende è sceso ad ottobre dello 0,3% su base mensile (il consensus era per una contrazione dello 0,2%), dal +0,2% della rilevazione precedente rivista al ribasso da +0,3%. Su base annuale il dato ha registrato un calo dell’1,0% di poco superiore alle attese fissate su un calo dello 0,8%. Rivista al ribasso la rilevazione precedente, da -1,4% a -1,5% a/a. Sempre ad ottobre, infine, in base ad una stima preliminare, gli ordinativi di macchinari sono diminuiti del 6,7% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2011. La lettura precedente si era attestata al -2,8%, rivista da -3,0% a/a. Segno positivo sulle altre principali piazze azionarie asiatiche a Hong Kong (+0,21%) e Shanghai (+0,49%) mentre Seul ha chiuso in calo dello 0,19%. |
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MERCATI EUROPEI |
Borse europee deboli in avvio
Apertura contrastata per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,06% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,3%. Sopra la parità il Cac40 di Parigi (+0,02%) e il Ftse100 di Londra (+0,03%). Oggi a Bruxelles è in programma la riunione dell’Ecofin per discutere della delicata situazione in Grecia. Ieri il parlamento di Atene ha approvato il bilancio 2013. In agenda l’asta di titoli di Stato tedeschi a 6 mesi per 4 miliardi di euro. Sul fronte societario vendite sul comparto bancario. In rialzo invece il settore telecom. Tra i singoli titoli brilla Publicis Groupe (+3%) grazie ai dati incoraggianti della domanda del mese di ottobre. Ben comprate Air France-Klm (+2%) e Lufthansa (+1,1%). APERTURA MERCATO ITALIANO Piazza Affari vira in negativo Il Ftse Mib segna -0,6%, il Ftse Italia All-Share -0,6%, il Ftse Italia Mid Cap +0,1%, il Ftse Italia Star -0,5%. Borse europee incerte in apertura di ottava. Venerdì scorso l’S&P 500 ha terminato a +0,17%, il Nasdaq a +0,32%. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -0,93%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,21%. Partenza debole per i bancari in attesa delle determinazioni sulla Grecia dell’Eurogruppo in programma oggi pomeriggio. In rosso troviamo Banco Popolare (-1%), UBI Banca (-0,7%), Intesa Sanpaolo (-0,7%). In rosso Fiat (-0,6%) dopo le sforbiciate al prezzo obiettivo decise da Barclays e BofA-Merrill Lynch. Fiat ha nominato Alfredo Altavilla Chief Operating Officer della region Emea. Buon inizio di settimana per Telecom Italia (+3,5%) in scia alle notizie di stampa del fine settimana in base alle quali Naguib Sawiris sarebbe intenzionato ad acquisire una quota di minoranza nella compagnia telefonica con un investimento di 5 miliardi di euro. Bene Terna (+1%) che approfitta della decisione di Societe Generale di alzare il target sul titolo da 3 a 3,1 euro, contro i 2,85 circa attuali. Raccomandazione “buy” confermata. |
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TITOLI DEL GIORNO |
Fiat ha archiviato venerdi’ la quinta settimana consecutiva di ribasso, arrivando a testare con i minimi di quota 3,45 circa livelli che non venivano piu’ toccati dalla meta’ di giugno. Nel corso delle ultime sedute il titolo ha travolto una serie di supporti rilevanti, come le medie mobili a 100 e 200 ore, attualmente appaiate in area 4,20, e la trend line rialzista disegnata dai minimi di maggio, ora resistenza a 4 euro circa, lasciando intendere una disaffezione da parte del mercato che potrebbe prolungarsi ancora per molto tempo. Nessuna tendenza si sviluppa tuttavia a senso unico e la rapidita’ con la quale si e’ realizzata la recente discesa ha forzato i principali indicatori tecnici in zona estrema, in ipervenduto, rendendo plausibile una reazione, anche se con buona probabilita’ solo di natura correttiva. Oltre 3,60 i prezzi potrebbero tentare la ricopertura del gap ribassista del 31 ottobre, con limite superiore a 3,91. Solo recuperi decisamente al di sopra dei 4,20 euro darebbero comunque l’impressione di essere in presenza di un mutamento di sentiment. In caso contrario il rischio di ribasso rimane ben presente, sotto area 3,40 target a 3,25, minimo di inizio maggio, poi a 2,81, minimo del 23 giugno 2009, ed a 2,32, base del gap rialzista del 2 aprile 2009. Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 3,60 per il test di 3,90, stop loss a 3,40. Per chi gia’ detiene il titolo mantenere uno stop sotto 3,40, in caso di avvicinamento di area 3,90 alleggerire le posizioni in attesa di nuovi segnali positivi. Generali ha fallito il confronto con i massimi di metà settembre in area 12,90 e sta correggendo in direzione di 11,90, primo supporto significativo prima dei 11,17 euro. Se i prezzi dovessero scendere sotto questo limite si completerebbe il doppio massimo disegnato a 12,90 proiettando obiettivi fino a 9,50 circa. In realtà la tenuta di 11,90 dovrebbe scongiurare la realizzazione di tale scenario favorendo (alla rottura definitiva di 12,90) la riattivazione dell’uptrend in direzione di 13,66, resistenza strategica in ottica di medio lungo periodo coincidente con il 50% di ritracciamento calcolato sul ribasso dal top del 2010. Brembo nelle ultime tre settimane ha messo a segno un buon rimbalzo dopo la flessione originata dai massimi di agosto. Il titolo è ora alle prese con la resistenza posta in area 8,25/8,30 euro rappresentata dal 61,8% di ritracciamento di quanto lasciato sul terreno dai top estivi. L’eventuale superamento dei livelli citati permetterebbe ai prezzi di dirigersi verso 8,77, per poi eventualmente proseguire verso il record annuale di marzo a 9,39. Flessioni sotto quota 8 preannuncerebbero un possibile cedimento della solidità del recupero visto recentemente, ipotesi che verrebbe successivamente confermata dalla violazione di 7,70, prologo a un affondo sul minimo del 23 ottobre a 7,4750. DATI MACRO ATTESI Lunedì 12 novembre |
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HEADLINES |
Grecia: via libera al budget 2013 Poco dopo la mezzanotte di domenica 11 novembre 2012 il Parlamento greco ha approvato la legge sul budget 2013 proposta dal governo guidato da Antonis Samaras. Il via libera è stato ottenuto con 167 voti favorevoli e 128 contrari. Dopo il difficile assenso al pacchetto di tagli proposto la scorsa settimana, al termine di due giorni di scioperi generali nel Paese, si realizza dunque anche questa pre-condizione allo sblocco dei fondi internazionali per 31,5 miliardi di euro. Il prossimo anno l’economia di Atene dovrebbe flettere del 4,5% e il debito pubblico salire al 189% del Pil contro il 175% di quest’anno. Oggi è attesa una riunione dell’Eurogruppo che potrebbe pronunciarsi sugli aiuti al Paese, ma che, secondo alcune dichiarazioni della scorsa settimana, potrebbe anche non essere decisiva in questo senso. Diecimila persone almeno hanno protestato ad Atene contro le manovre del nuovo esecutivo e duri interventi come l’innalzamento dell’età pensionabile, i tagli alle pensioni dal 5 al 15 per cento e i tagli dei salari per polizia, giudici, soldati, pompieri, insegnanti e altre categorie. Fiat Industrial annuncia la nuova struttura organizzativa Olympus torna in utile con profitti semestrali da 8,015 miliardi di yen Telecom Italia sale su voci di interesse di Sawiris Société Générale alza target price su Terna Fiat: Alfredo Altavilla nuovo Chief Operating Officer della regione Emea |
MONETARIO – Cosa succede oggi venerdì 5 ottobre
* Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sviluppo del ministro Passera. Tra le diverse aree di intervento le agevolazioni fiscali per le start-up innovative, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, le semplificazioni a favore degli operatori che costruiscono reti a banda larga, nuovi vincoli all’utilizzo del contante dal 2014 e un pacchetto di misure per stimolare le infrastrutture, contrastare le frodi assicurative e rendere più concorrenziale ilmercato delle polizze Rc auto (news). Martedì prossimo invece il governo varerà la legge di stabilità 2013, come annunciato da Grilli. Il provvedimento punta a sterilizzare del tutto l’aumento dell’Iva previsto per luglio (news).
* Monti partecipa oggi a La Valletta, a Malta, al vertice dei capi di stato e di governo del dialogo mediterraneo “5+5”. Nel pomeriggio in programma un trilaterale con Hollande e Rajoy, proprio in un momento in cui le scelte spagnole, riguardo un’eventuale richiesta di aiuti europei, rappresentano uno dei principali elementi di incertezza per gli investitori. Ieri intanto Monti, a margine di un convegno alla Camera, ha dichiarato di non escludere che entro fine legislatura possa essereindividuato un percorso che porti anche solo ad una prima tappa della riduzione delle tasse (news).
* Nuova chiusura in flessione ieri per i Btp, con lo spread su Bund risalito in area 370 punti base e il rendimento sul decennale italiano abbondantemente sopra quota 5,10%. La Bce ha lasciato invariati i tassi e anzi Draghi ha aggiunto che nel meeting di ieri non è stata discussa alcuna opzione di riduzione per i prossimi mesi. Sul fronte spagnolo Draghi ha poi di fatto rilanciato lapalla nel campo di Madrid. La Bce, ha spiegato, è pronta a far partire il proprio programma di acquisto bond, ma la decisione finale spetta ai singoli governi che devono richiedere gli aiuti (news). Intanto, secondo quanto riportato ieri dafonti Reuters, la zona euro starebbe valutando di concedere aiuti alla Spagna sotto forma di un’assicurazione per gli investitori che acquistano bond del paese (news).
* Banca d’Italia comunica stamane i dati di fine settembre sullaposizione delle banche italiane nei confronti della Bce. A fine agosto l’importo dei finanziamenti concessi dall’istituto centrale si attestava a 280,711 miliardi di euro, in lieve calo dal record di 283,711 miliardi di fine luglio (news).
* E si torna a respirare aria di aste in Italia, con gli annunci del Tesoro, questa sera a mercati chiusi, sui collocamenti a breve della settimana prossima. In una nota Intesa Sanpaolo prevede, per mercoledì 10, l’offerta di 8 miliardi di euro diBot a 12 mesi e di 3,5 miliardi di Bot a 3 mesi (in scadenza giungono buoni a un anno per 7,7 miliardi). Lunedì sera il Tesoro renderà invece noti i dettagli sulle aste a medio-lungo termine di giovedì 11.
* Attenzione anche alle indicazionimacroeconomiche, con uno dei dati più pesanti in arrivo oggi, ovvero quello sul mercato del lavoro Usa. Le previsioni sono per un incremento dei posti di lavoro non agricoli di 113.000 unità nel mese di settembre, contro i 96.000 di agosto. L’altroieri, il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato Usa, tradizionale anticipatore del dato ufficiale, aveva indicato 162.000 nuovi posti di lavoro in settembre (news).
* La Fed potrebbe adottare soglie numeriche per disoccupazione e inflazione come riferimento per guidare la propria politica monetaria. È quanto emerge dalle minute, pubblicate ieri sera, del meeting del Fomc del 12-13 settembre scorsi, in cui la banca centrale Usa ha lanciato un nuovo round di acquisti di asset (cartolarizzazioni di mutui immobiliari) da 40 miliardi di dollari al mese. Ieri sera intanto Bullard, numero uno della Fed di St. Louis, ha affermato che la banca centrale rischia di compromettere la fiducia del mercato con i suoi aggressivi interventi di politica monetaria, che rimangono in una modalità di “crisi” anche a molti anni dalla fine dell’emergenza finanziaria.
* Niente di fatto in Giappone al termine del meeting della banca centrale, che ha deciso di non estendere ilproprio programma di acquisti di asset lasciando così inalterata la propria impostazione monetaria. Ma restano alte le pressioni sulla Bank of Japan per un nuovo allentamento monetario, che a questo punto potrebbe concretizzarsi nel meeting di fine ottobre, anche alla luce del peggioramento del quadro economico emerso dai commenti della stessa banca centrale. Il ministro dell’economia Maehara – ha affermato – continuerà a chiedere alla BoJ iniziative di forte stimolo monetario.
* Sempre inGiappone, la lettura preliminare di agosto dell’indice dei ‘concident economic indicator’ fa segnare un calo di 0,2 punti rispetto al mese precedente. Più 0,6 invece per l’indice dei ‘leading economic indicator’, sempre di agosto.
* Cina, mercatiancora chiusi per festività nazionale.
* Greggio in calo in attesa dei dati occupazionali Usa di oggi pomeriggio, al termine di una settimana comunque sostanzialmente piatta. A scontrarsi sono le due solite tendenze opposte: da un parte letensioni geopolitiche in medioriente, dall’altra i timori sulla tenuta della domanda energetica globale legati alle deboli prospettive economiche. Alle 7,30 italiane il future Brent <LCOc1> tratta a 111,95 dollari il barile (-0,63) mentre il Nymex<CLc1> a 91,37 dollari (-0,34).
* L’euro tiene sui massimi da due settimane sul dollaro toccati ieri a seguito delle dichiarazioni in conferenza stampa di Draghi, che ha parlato di una Bce pronta a far partire il proprio programma di acquisto bond sul mercato. L’euro/dollaro <EUR=> tratta a 1,3017/19, in linea con la chiusura di 1,3017 di ieri; euro/yen <EURJPY=> a 102,02/06 da 102,15; dollaro/yen <JPY=> a 78,38/40 da 78,47.
* Poco variati anche i Treasuries, con gli operatori che attendono i dati di oggi pomeriggio per farsi un’idea più chiara dello stato del mercato del lavoro Usa, prima di prendere posizioni più definite. Il benchmark decennale Usa <US10YT=RR> avanza di 1/32, rendimento all’1,672%.
DATI MACROECONOMICI GERMANIA
* Ordini all’industria agosto (12,00) – attesa -0,5% m/m.
SPAGNA
* Produzione industriale agosto (9,00) – attesa -5,5% a/a.
USA
* Occupati settore privato settembre (14,30) – attesa 130.000.
* Disoccupati settembre (14,30) -attesa 8,2%.
* Media guadagni orari settembre (14,30) – attesa 0,2%.
* Media ore lavorate settembre (14,30) – attesa 34,4 ore.
ASTE DI TITOLI DI STATO ITALIA
* Tesoro, annuncio quantitativi Bot in asta il 10 ottobre.
BANCHE CENTRALI USA
* A New York intervento Duke, membro Board Fed, su stabilizzazione mercato immobiliare (19,00).
* A Memphis intervento Bullard, Fed St.Louis (2,45).
Appuntamenti di venerdì 28 settembre 2012
DATI MACROECONOMICI
USA
* Spese personali reali agosto (14,30)
* Redditi reali agosto (14,30) – attesa 0,2%
* Core Pce agosto (14,30) – attesa 0,1%.
* Pmi Chicago settembre (15,45) – attesa 53,0.
* Fiducia consumatori Univ. Michigan/Reuters settembre (15,55) – attesa 79.
ITALIA
* Istat, prezzi alla produzione agosto (10,00) – attesa 0,3% m/m
* Istat, stima prezzi al consumo settembre (11,00) – attesa dato Nic -0,1% m/m
* Istat, lavoro e retribuzioni grande imprese luglio (12,00).
GERMANIA
* Vendite al dettaglio agosto (8,00) – attesa 0,6% m/m
SPAGNA
* Stima prezzi al consumo settembre (9,00) – attesa dato 3,1% a/a
ZONA EURO
* Stima prezzi al consumo settembre (11,00) – attesa dato armonizzato 2,5% a/a.
Banca del Giappone allenta ancora politica monetaria
TOKYO, 19 settembre (Reuters) – La Banca del Giappone è intervenuta oggi con misure di stimolo dell’economia, annunciando il potenziamento del suo programma d’acquisto di asset, mentre il calo della domanda globale e le crescenti tensioni con laCina dimuiscono le probabilità di una ripresa nel breve termine.
La banca centrale ha incrementato il programma d’acquisti e prestiti, che costituisce il suo strumento chiave per una politica monetaria espansiva, di 10.000 miliardi di yen (127 miliardi di dollari) a 80.000 miliardi. Gli acquisti si concentreranno nei titoli di stato e negli strumenti di sconto nel Tesoro.
La scandenza per centrare l’intero obiettivo è stata prolungata di sei mesi al dicembre 2013.
Rispettando leattese, la Banca del Giappone ha mantenuto invariato il costo del denaro nel range 0-0,1%.
Mediobanca vista da Studio G2C
MEDIOBANCA (MB.MI) – Interessante situazione grafica per il titolo Mediobanca che chiude sopra la resistenza e soglia psicologica a 3,5 euro confermando la presenza di un buon denaro sul titolo che continua a sostenere il trend. Da segnalare però due importanti zone di volumi che potrebbero essere sfruttate per operazioni di breve in caso di storno: la prima è posta in area 3,43 e la seconda in area 3,32. Queste due zone di accumulazione di volumi potrebbero generare una reazione dei prezzimentre un’ulteriore chiusura del titolo sopra i 3,61 euro, aprirebbe le porta verso target in area 3,79 euro.
NOTA – L’analisi tecnica sui titoli della Borsa di Milano è curata questa settimana da Giovanni Cuniberti di Studio G2C. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore e non vanno in alcun modo collegate a Reuters.
Buzzi vista da Websim-Intermonte
BUZZI (BZU.MI) – Vigilia ‘con il botto’ per Buzzi che -partita a 7,35 – ha chiuso a 7,74 con un incremento del 5% circa. Questa performance riporta i corsi sopra la mm a 100 giorni (7,70) che costituisce, ora, un primo supporto ed un primo livello di ‘allarme’ (se fosse violato al ribasso) per la continuazione del trend positivo. La prossima resistenza si trova in area 8 e – quando il titolo dovesse riuscire a superare anche questo livello con buoni volumi – allora sarà lecitoattendersi una continuazione del movimento almeno fino a quota 8,80 (area di resistenze di lungo periodo). Livelli di stop loss da tenere d’occhio sono: 7,70 per i più timorosi (con il rischio di false rotture) e poi 7,45 e 7,10.
NOTA -L’analisi tecnica sui titoli della Borsa di Milano è curata questa settimana da Luca Lombardi di Websim-Intermonte. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore e non vanno in alcun modo collegate a Reuters.
Uso fondo anti-spread richiede scadenze precise – fonti
MILANO, 18 luglio (Reuters) – Scadenze precise per l’attuazione delle singole misure saranno affiancate alle raccomandazioni giàstabilite dal Consiglio dei ministri europei quando un paese dell’euro, in linea con gli impegni presi in sede europea, chiederà l’attivazione del fondo salvastati per l’acquisto dei suoi titoli di stato.
E’ questa l’interpretazione che offronoalcuni tecnici a conoscenza dei negoziati che si sono svolti tra i leader della zona euro, a fine giugno, e tra i ministri finanziari, settimana scorsa, per dotare l’eurozona di uno strumento di breve periodo contro l’instabilità dei mercati.
Itemi della condizionalità e della sorveglianza internazionale, che scatterebbero per un paese nel momento in cui chiedesse l’intervento sui mercati del firewall europeo, hanno fatto emergere divergenze tra le capitali europee che sono state ricomposte a fatica nell’Eurogruppo del 9 luglio.
In attesa che siano superati tutti gli ostacoli legislativi per far partire il fondo di salvataggio permanente European stability mechanism (Esm), le diplomazie cercano di chiarire le aree grigie presentinelle normative e fanno affidamento sul fondo temporaneo European financial stability facility (Efsf).
“Il comunicato dell’Eurogruppo [del 9 luglio] parla di ‘timelines'”, spiega una fonte. “In pratica ci saranno scadenze specifiche affiancatealle singole raccomandazioni e agli impegni assunti da un paese nell’ambito di semestre europeo, patto di stabilità e procedura contro gli squilibri macro”.
La Commissione – in cooperazione con la Banca centrale europea – vigilerà sul rispetto diqueste scadenze per verificare che un paese in linea con le raccomandazioni non defletta dal percorso virtuoso una volta diminuita la pressione dei mercati sul costo di finanziamento del proprio debito.
Le linee guida dell’Efsf – che secondo gliesperti sono la base per le guideline del fondo permanente Esm – non prevedono l’intervento della troika formata da funzionari di Commissione, Banca centrale e Fondo monetario internazionale che vigila sui piani di bailout internazionale.
E nonsi parla di troika nel comunicato dell’Eurogruppo che riafferma la volontà dei paesi dell’euro di preservare la stabilità dei mercati utilizzando in modo flessibile ed efficiente Efsf/Esm.
“Sulla nota del 9 luglio non se ne parla e non penso si tornerà indietro dopo che i ministri finanziari hanno ribadito quanto già stabilito dai leader”, dice una delle fonti a conoscenza dei negoziati tra i ministri settimana scorsa.
PER ORA CI SI AFFIDA A EFSF
In attesa che la cortecostituzionale tedesca sciolga le proprie riserve sul fondo salvastati permanente il 12 settembre prossimo, si farà affidamento su Efsf per eventuali interventi di emergenza, tenendo presente che la sua capacità di fuoco residua è di poco superiore ai 150 miliardi di euro.
Secondo il ministro dell’Economia Vittorio Grilli: “Il fatto che Esm non sia operativo già dal luglio di quest’anno ritengo che non debba preoccupare perché nel frattempo c’è l’Efsf, che è attivo e continuerà a esserloanche dopo l’entrata in vigore dell’Esm per la continuazione dei programmi sicuramente in essere. I meccanismi di gestione quindi ci sono”.
Parlando oggi alla Camera, il neo ministro ha anche sottolineato che “rilevanti elementi di semplificazione sono stati introdotti nelle procedure che regolano l’intervento nei mercati per l’acquisto di titoli sovrani. In particolare, nell’Eurogruppo è stato raggiunto un accordo per l’utilizzo della Banca centrale europea come agente di European Financial Stability Facility, allo scopo di assicurare la maggiore efficienza possibile alle operazioni di Efsf sul mercato dei titoli sovrani”.
Venerdì prossimo i ministri delle Finanze della zona euro avranno un’altra opportunità ufficiale di parlaredella volatilità dei mercati agostani e dello slittamento dell’Esm in attesa della decisione della corte tedesca, ma si tratterà di una riunione virtuale, via tele-conferenza, e i ministri sembrano propensi a concentrare la discussione sugli aiutialle banche spagnole, per dare l’ok definitivo su tutti i dettagli operativi.
(Francesca Landini)
i’m Watch, smartwatch da polso, debutta con 10.000 prenotazioni
MILANO, 18 luglio (Reuters) – i’m Watch, smartwatch da polso made in Italy che si collega ad iPhone e smartphone Android (da settembre anche Blackberry), debutta su scala mondiale con 10.000 prenotazioni.
L’annuncio è stato dato dai creatoriManuel Zanella e Massimiliano Bertoni e dal socio finanziatore Ennio Doris che partecipa al 50% di i’m Watch e ha contribuito all’iniziativa – completamente realizzata nel Nord Est – con “qualche milione di euro”.
Nei primi sei mesi del 2012 sono stati chiusi accordi di distribuzione in 60 paesi mentre i canali di vendita saranno, oltre all’online, store dedicati e il franchising. Negli Stati Uniti è stato firmato un accordo di distribuzione con Ralph Lauren.
Il conto economico come perogni start up è al momento in passivo ma “speriamo nel breakeven a fine anno”, hanno spiegato i soci aggiungendo che con la struttura attuale il pareggio è raggiungibile con ordinativi per 30.000 pezzi.