ADVFN – Report dei mercati 17/02/2014

MERCATO USA
Borsa Usa: indici chiudono in rialzo, bene Amcol, Campbell Soup e ExxonMobil

A New York i principali indici hanno terminato l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,79%, l’S&P500 lo 0,48% e il Nasdaq Composite lo 0,08%. La stima preliminare sull’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall’Università del Michigan e da Reuters, si conferma a 81,2 punti, in linea con la rilevazione di gennaio e al di sopra delle previsioni degli addetti ai lavori pari a 80,6 punti.

Sul fronte societario American International Group (Aig) -1,23%. Il colosso assicurativo ha chiuso il quarto trimestre con un utile di 1,98 miliardi di dollari (1,34 dollari per azione) contro la perdita di 3,96 miliardi di un anno prima. Gli analisti avevano previsto un utile per azione di 0,96 dollari. Il board ha proposto un dividendo di 0,125 dollari (+25%) e ha autorizzato un buyback azionario aggiuntivo di 1 miliardo di dollari.

Amcol International +9,48%. Minerals Technologies ha lanciato una controfferta per l’acquisto del gruppo minerario. La proposta di MT è superiore di un dollaro rispetto all’offerta francese Imerys. Jos. A. Bank Clothiers +0,36%. Il gruppo di abbigliamento ha annunciato l’acquisto del retailer Eddie Bauer per 825 milioni di dollari in contanti e in azioni. Kraft Foods +0,29%. Il gruppo alimentare ha chiuso il quarto trimestre con un utile di 931 milioni di dollari (1,54 dollari per azione), in netta crescita rispetto ai 90 milioni di un anno prima. Il dato è influenzato da proventi per 782 milioni di dollari (1,11 dollari per azione). I ricavi sono aumentati del 2,3% a 4,6 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,61 dollari su ricavi per 4,63 miliardi. Ups +0,7%. Il gruppo delle spedizioni ha annunciato un incremento del dividendo trimestrale dell’8,1% a 0,67 dollari per azione.

Agilent Technologies -8,04%. Il gruppo specializzato nelle misurazioni sanitarie ha chiuso il primo trimestre con un utile di 195 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 179 milioni di un anno prima. L’Eps adjusted è pari a 0,67 dollari. Stabili i ricavi a 1,68 miliardi. Lo scorso novembre la società aveva previsto un Eps di 0,65-0,67 dollari su ricavi per 1,68-1,7 miliardi. Per l’intero esercizio Agilent stima un Eps adjusted di 2,96-3,16 dollari su ricavi per 6,9-7,1 miliardi. A livello di utile l’outlook è inferiore alle attese. Exxon Mobil +2,93%. Isi Group ha alzato il rating sul titolo del colosso petrolifero a strong buy. Campbell Soup +4,98%. Il produttore di zuppe ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 325 milioni di dollari, in crescita del 71% rispetto ad un anno prima. Il dato è superiore alle attese.

MERCATI ASIATICI

Borsa di Tokyo moderatamente positiva in avvio di ottava

Nikkei in moderato rialzo al termine della prima seduta della settimana. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 14393,11 con un progresso dello 0,56%. Le oscillazioni di oggi non modificano il quadro grafico di fondo che vede l’indice impegnato a consolidare il rally degli ultimi mesi. La permanenza al di sopra del supporto strategico a 14000 circa, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del rialzo partito lo scorso giugno, rappresenta una delle condizioni necessarie per salvaguardare l’impostazione rialzista di fondo. Oltre 14875 giungerebbero i primi segnali per credere in una nuova reazione. L’indice dovra’ tuttavia mostrare la grinta necessaria per riuscire a stabilizzarsi oltre area 15000 e spingersi fino a 15380, ultimo ostacolo lungo il cammino verso area 16000. Discese sotto 14000 aprirebbero invece la via verso 13613, per la ricopertura del gap rialzista del 3 settembre, preludendo poi all’affondo sui minimi di giugno, a 12415 punti.

Seduta positiva anche per il Topix che si è attestato a 1192,05 punti (+0,70%). Sul versante macroeconomico l’Ufficio di Gabinetto giapponese ha comunicato questa mattina il dato preliminare relativo al PIL del quarto trimestre 2013. Tale rilevazione e’ apparsa in crescita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente risultando inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,7%. Su base annuale lo stesso dato ha fatto segnare un rialzo dell’1,0% a fronte di un dato atteso pari a +2,8%. Il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese ha comunicato questa mattina il dato finale sulla Produzione Industriale di dicembre. L’indice e’ cresciuto dello 0,9% a fronte di un incremento dell’1,1% atteso dagli addetti ai lavori. Su base annuale il dato ha fatto segnare un aumento del 7,1%, mentre la capacità di utilizzazione degli impianti è cresciuta del 2,2%. A novembre si era invece registrata una flessione di 0,5 punti percentuali.

Sul fronte societario il settore dell’industria cartiera ha guidato gli acquisti: Oji Paper sale del 3% e Mitsubishi Paper Mills del 2,2%. Bene anche Suntory Beverage & Food (+ 2,7%) dopo la pubblicazione di un outlook migliore delle attese del mercato. Deciso ribasso invece per Sumco Corporation (-6,45%) leader nella produzione di prodotti in silicio per l’industria dei semiconduttori. Positive le altre principali piazze asiatiche: a Hong Kong l’Hang Seng segna un progresso dell’1,01%, Seoul dello 0,31%. Cresce anche la borsa di Shanghai che segna un +0,66%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee positive

Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta dell’ottava positive. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,13%, il Cac40 di Parigi lo 0,11%, il Ftse100 di Londra lo 0,49%, l’Aex di Amsterdam lo 0,5%. Sulla parità l’Ibex35 di Madrid.

Bouygues -0,1%. Il gruppo industriale francese ha comunicato che svaluterà la partecipazione in Alstom. La decisione peserà sui conti del quarto trimestre per 1,4 miliardi di euro. Ferrovial +0,3%. Secondo l’Expansión il gruppo spagnolo delle infrastrutture avrebbe offerto ad HAH 800 milioni di sterline per l’acquisto di 3 aeroporti britannici (Aberdeen, Glasgow e Southampton). Imerys +0,3%. Il gruppo minerario ha detto che non alzerà la propria offerta di acquisto su Amcol a 41 dollari per azione. Minerals Technologies ha offerto 42 dollari per azione. H&M +0,8%. Il gruppo di abbigliamento ha annunciato un incremento delle vendite del 15% nel mese di gennaio. Il dato è in linea con le attese.

Bankia -0,4%. Il presidente della banca spagnola, Jose Ignacio Goirigolzarri, ha detto che la privatizzazione avverrà gradualmente, sul modello del Regno Unito con Lloyds. La prima cessione dovrebbe riguardare il 5-10% del capitale. Madrid possiede il 68,4% di Bankia attraverso il fondo di ristrutturazione Frob. Deutsche Telekom -0,1%. Secondo il quotidiano To Vima il gruppo tedesco potrebbe acquistare un ulteriore 10% dell’operatore telefonico greco OTE, portando così la propria quota al 50%. ThyssenKrupp -1,2%. Citigroup ha tagliato il rating sul titolo del produttore di acciaio a sell da neutral.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana lieve rialzo. Positivi gli editoriali

Il Ftse Mib segna +0,27%, il Ftse Italia All-Share +0,28%, il Ftse Italia Mid Cap +0,35%, il Ftse Italia Star +0,39%.

Borse europee poco mosse in avvio. Venerdì scorso a New York l’S&P 500 ha terminato a +0,48%, il Nasdaq Composite a +0,08% e il Dow Jones a +0,79%. Oggi i mercati USA resteranno chiusi per festività (Washington’s Birthday). A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +0,56%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +1,07%.

Inizio di settimana favorevole per i titoli del settore media italiani: l’indice Ftse Italia Media guadagna il 2,2%, contro il +0,3% dell’EURO STOXX Media. Molto bene Mediaset (+2,5%) che tocca i massimi dal maggio 2011 a 4,32 euro e prolunga il rally in scia all’aggiudicazione dei diritti tv per la Champions League e ai rumor relativi all’interesse di Murdoch per il progetto newco pay-tv. Da non sottovalutare inoltre l’effetto positivo degli ultimi sviluppi del quadro politico-istituzionale. Netto progresso anche per Gruppo Espresso (+3,8% a 1,8430 euro) su cui Mediobanca ha alzato il target price da 1,51 a 2,07 euro, raccomandazione “outperform” (farà meglio del mercato/settore) confermata. Bene anche RCS MediaGroup (+1,3%): venerdì scorso Carlo Pesenti si è dimesso dal consiglio di amministrazione del gruppo editoriale.

La decisione del numero uno di Italcementi potrebbe essere collegata alla recente polemica tra l’azionista di riferimento John Elkann e Diego Della Valle. In controtendenza Cairo Communication (-2,2%): nell’inserto Affari&Finanza di Repubblica si legge che Cairo è tra i pochi soggetti interessati all’asta per le frequenze del digitale terrestre. Inoltre gli analisti di Mediobanca hanno tagliato il giudizio sul titolo a “neutral” da “outperform” (farà peggio del mercato/settore). In verde Luxottica (+1,3%) dopo che l’a.d. Andrea Guerra ha smentito le voci che lo davano in corsa per la poltrona di ministro dello Sviluppo Economico.


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TITOLI DEL GIORNO
Deciso ribasso in chiusura di ottava per Ansaldo Sts. Il titolo è scivolato fino a 7,90, sulla base del canale correttivo avviato dal top del 22 gennaio a 8,77, circostanza che permette comunque di considerare la recente discesa come temporanea. Sarebbero solo flessioni al di sotto di 7,90, dove transita la media mobile a 100 giorni, a fare temere una vera e propria inversione di trend rispetto al rialzo visto dallo scorso settembre. Obiettivo in quel caso a 7,40 circa, base del canale che guida l’ascesa dei prezzi dai minimi del 2012. Reazioni dai livelli attuali, e oltre 8,50, getterebbero invece le basi per un nuovo test di 8,77 e per 9,15, lato superiore del citato canale.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 8,50 per il test di 9,15, stop loss sotto 8,30.
Per chi già detiene il titolo mantenere uno stop sotto 7,90, incrementare oltre 8,50 per 9,15.

Mediolanum ha avvicinato con il picco del 10 febbraio a 6,88 la resistenza offerta a 6,94 dai massimi di gennaio. Solo la loro rottura rilancerebbe in modo deciso l’uptrend in atto da luglio 2012 con obiettivi fino in area 7,50, lato alto del canale disegnato da quei minimi. Resistenza intermedia a 7,20. Chiusure di seduta al di sotto di 6,50, base del gap del 7 febbraio, comporterebbero invece il rischio di test della base del canale citato, a 5,97. Supporto intermedio a 6,25, sulla media mobile a 100 giorni.
Per chi volesse acquistare il titolo intervenire alla rottura di 6,95 per il test di 7,50, stop loss sotto 6,80.
Per chi gia’ possiede il titolo mantenere uno stop subito al di sotto di 6,40, incrementare oltre 6,95 per il test di 7,50.

Nelle prime due settimane di febbraio Unicredit ha recuperato gran parte delle perdite accusate a partire dal top di metà gennaio. Il titolo vede ora da vicino la resistenza a 6,17 euro, oltre la quale verrebbe riattivata la tendenza ascendente di lungo periodo in direzione del massimo dell’ottobre 2011 a 7 euro circa, con primo obiettivo in area 6,50. Segnali di debolezza nel breve al di sotto di 5,70, prologo a un approfondimento verso il minimo di inizio mese a 5,3050, supporto determinante per scongiurare un rischioso test di area 5, bottom di dicembre.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 6,17 per 6,50, stop sotto 5,70.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 6,17 per 7, ridurre sotto 5,3050 e uscire alla violazione di 5.

DATI MACRO ATTESI

Lunedì 17 febbraio 2014
USA Mercati chiusi per festività (Washington’s Birthday);
00:50 GIA PIL (prelim.) T4;
05:30 GIA Produzione industriale dic;
15:00 EUR Riunione Eurogruppo.


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HEADLINES
Tim Partecipacoes: in crescita i risultati del 2013, per Abreu Telecom non ha interesse a vendere
Tim Partecipacoes, la controllata brasiliana di Telecom Italia più nota come Tim Brasil, ha chiuso il 2013 con vendite lorde da 29,66 miliardi di real (circa 9,06 miliardi di euro) in crescita del 6,9% su base annua, con vendite di prodotti in aumento del 35% e servizi in mobilità in crescita del 4,9% che hanno bilanciato le performance delle attività fisse e il contesto competitivo del mercato brasiliano. L’ebitda del gruppo si è attestato a 5,2 miliardi di real con una crescita del 3,9% sul dato di un anno prima, buone le performance del quarto trimestre. L’utile netto del gruppo si è attestato a 1,5 miliardi di real (circa 458 milioni di euro) con una crescita del 3,9% sul dato di un anno fa. Da notare che il debito finanziario netto si è attestato a 420,8 milioni di real contro la cassa da 151,1 milioni registrata a fine 2012. Il debito lordo è infatti cresciuto del 13,7% a oltre 4,86 miliardi dik real a causa del pagamento di 412 milioni di real alla banca BNDES (che finanzia lo sviluppo della rete della società nel Paese) e del versamento di 323 milioni di real derivante da un accordo sulla struttura della rete in fibra ottica. In occasione della presentazione dei risultati di Tim Brasil l’amministratore delegato Rodrigo Abreu ha ribadito il valore strategico del gruppo per Telecom Italia e sottolineato che la controllante italiana non intende cedere la società. Morgan Stanley dopo il report ha confermato il giudizio “equal weight” sul titolo.

Morgan Stanley taglia il tp di Eni
Gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il target price su Eni a 17,4 euro da 17,8 mantenendo al contempo il giudizio “equalweight”.

Gabetti: sottoscritto il 99,99% delle azioni ordinarie offerte Gabetti
Property Solutions comunica che, all’esito dell’offerta in Borsa dei diritti di opzione inoptati, sono stati esercitati n. 62.488.182 diritti inoptati e sono state quindi sottoscritte n. 48.771.264 azioni ordinarie Gabetti Property Solutions di nuova emissione, per un controvalore complessivo di Euro 1.428.998,05. Dette azioni vanno ad aggiungersi alle n. 599.609.024 azioni ordinarie già sottoscritte al termine del periodo di offerta in opzione, portando al 99,99% la sottoscrizione dell’aumento di capitale. Le residue n. 160 azioni ordinarie non sottoscritte ad esito dell’asta dell’inoptato per un controvalore pari ad Euro 4,69 saranno sottoscritte, sulla base degli impegni di garanzia assunti e già resi noti al mercato, dall’azionista di controllo Marfin. L’ammontare dell’aumento di capitale in opzione di Euro 19 milioni verrà pertanto interamente sottoscritto e liberato.

Damiani: in primi 9 mesi esercizio 2013/2014 perdita netta scende a €3,6mln da €4,7mln
Il Consiglio di Amministrazione di Damiani S.p.A. (Milano, Star: DMN) ha approvato oggi il Resoconto intermedio di gestione del Gruppo Damiani al 31 dicembre 2013 relativo ai primi nove mesi dell’esercizio 2013/2014. L’andamento dei 9 mesi dell’esercizio ha confermato una crescita delle vendite nel segmento retail, confermando il trend che si protrae ormai da diverso tempo. Nei primi 9 mesi dell’esercizio 2013/2014 i Ricavi da vendite e prestazioni del Gruppo sono pari a 110,3 milioni di euro, in crescita del 5,6% a cambi costanti del 2,6% a cambi correnti (erano 107,5 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente). A livello reddituale nei primi nove mesi dell’esercizio 2013/2014, il Gruppo Damiani ha registrato un EBITDA consolidato positivo pari a 0,3 milioni di euro in miglioramento rispetto ai -0,8 milioni di euro negativi registrati al 31 dicembre 2012. Nei primi 9 mesi dell’esercizio 2012/2013 era presente un provento di natura non ricorrente pari a 2,0 milioni di euro. Al netto di tale componente l’EBITDA risulterebbe in miglioramento di 3,0 milioni di euro. Il Risultato operativo consolidato è stato negativo e pari a –2,2 milioni di euro, ma risulta in miglioramento rispetto ai –3,0 milioni di euro al 31 dicembre 2012. Al netto del citato provento non ricorrente il risultato operativo sarebbe in miglioramento di 2,8 milioni di euro. Nei primi nove mesi 2013/2014 il Gruppo sta rilevando i benefici attesi di una serie di azioni implementate nello scorso esercizio che avevano la finalità di razionalizzare alcuni processi aziendali e contenere i costi operativi. Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2013/2014 con un Risultato Netto consolidato di competenza negativo e pari a –3,6 milioni di euro in miglioramento rispetto ai –4,7 milioni di euro conseguiti il 31 dicembre 2012. Al 31 dicembre 2013, il Gruppo presenta una posizione finanziaria netta negativa di 45,4 milioni di euro (33,0 milioni di euro al 31 marzo 2013).

Bpm: Fitch conferma i rating
In data 14 febbraio 2014 l’agenzia di rating internazionale Fitch Ratings, ha confermato il rating di lungo termine a ‘BB+’, il rating di breve termine a ‘B’ di Banca Popolare di Milano ed ha mantenuto il credit watch negativo sul Viability Rating ‘bb-‘ posto lo scorso 18 novembre 2013. Fitch Ratings ha inoltre confermato il Support Rating (‘3’) e il Support Rating Floor (‘BB+’).

Bouygues: partecipazione in Alstom svalutata di 1,4 mld euro
La francese Bouygues ha reso noto in un comunicato che la sua partecipazione in Alstom, pari al 29%, ha registrato una svalutazione di 1,4 miliardi di euro, che non avrà però alcun impatto sulla posizione finanziaria del Gruppo o sulle sue performance operative. BTP ha precisato che questo deprezzamento verrà inserito nei conti del quarto trimestre 2013 e porterà il valore della partecipazione in Alstom, nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, a 3,079 milioni di euro.

ADVFN – Report dei mercati 13/01/2014

MERCATO USA
Borsa Usa: Dow Jones chiude in leggero calo, sopra la parità Nasdaq e S&P500

A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta della settimana contrastati. Il Dow Jones ha perso lo 0,05%, mentre l’S&P500 lo e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,23% e lo 0,44%. Il Dipartimento del Lavoro USA ha reso noto che, nel mese di dicembre i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono aumentati di 74 mila unita’. Il dato e’ inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una crescita di 196 mila impieghi. Tuttavia e’ stata rivista al rialzo la rilevazione di novembre a 241 mila impieghi dai 203 mila precedenti. Il tasso di disoccupazione e’ sceso al 6,7%, inferiore al consensus pari al 7,0%. Il salario orario medio e’ cresciuto dello 0,1% su base mensile inferiore alle stime pari al +0,2%.
Sul fronte societario Alcoa -5,43%.

Il produttore di alluminio ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 2,3 miliardi di dollari su ricavi per 5,59 miliardi. Escluse le poste straordinarie l’utile si è attestato a 0,04 dollari per azione, 2 centesimi in meno delle attese. Abercrombie & Fitch +11,98%. Il gruppo di abbigliamento ha alzato le stime per il quarto trimestre e ora prevede un utile per azione compreso tra 1,55 e 1,65 dollari contro 1,4-1,5 della guidance precedente. Microsoft +1,44%. Barclays ha alzato il rating sul titolo del colosso dei software a overweight da equal-weight.

Sears Holdings -13,77%. La catena di distribuzione americana prevede di chiudere il quarto trimestre con una perdita compresa tra 2,01 e 2,98 dollari per azione. Gli analisti avevano stimato un utile di 0,38 dollari per azione. Monster Beverage +3,36%. Secondo Bloomberg il gruppo delle bevande sarebbe finito nel mirino di Coca Cola. Gap +1,3%. Il gruppo di abbigliamento prevede di chiudere l’esercizio con un utile nella parte alta della guidance (2,57 -2,65 dollari per azione). Chevron -1,85%. Il gruppo petrolifero ha fornito un outlook per il quarto trimestre inferiore alle attese.

MERCATI ASIATICI

Borsa di Tokyo chiusa per festività. Shanghai perde ancora terreno

Nikkei chiuso per festività nazionale questa mattina. Venerdì l’indice giapponese aveva terminato la seduta a quota 15912,06 con un progresso dello 0,20%. Poco mosso anche il Topix che aveva concluso la seduta a 1298,48 punti (+0,13%).

Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Seoul guadagna lo 0,54%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng si muove poco sopra il riferimento  (+0,16%).

Male la borsa di Shanghai che cede lo 0,52%: dall’inizio dell’anno l’indice cinese ha perso oltre 5 punti percentuali, segnalando un rallentamento della crescita.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee: avvio sopra la parità. Acquisti su Ubs, Alcatel-Lucent e Renault

Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta dell’ottava in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,03%, il Cac40 di Parigi lo 0,09%, il Ftse100 di Londra lo 0,06% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Ubs +2,5%. Bank of America ha alzato il rating sul titolo del colosso bancario svizzero a buy da neutral. Volkswagen +0,5%. La casa tedesca investirà 7 miliardi di dollari in Nord America nei prossimi 5 anni. Lo ha detto il Ceo Martin Winterkorn.
Sanofi -1%, Genzyme, società biotecnologica del francese, ha annunciato l’acquisto del 12% del capitale dell’americana Alnylam Pharmaceuticals per 700 milioni di dollari. Amec -0,7%, Il gruppo di servizi per l’industria petrolifera ha promosso una offerta di acquisto da 1,9 miliardi di sterline sulla rivale Foster Wheeler

Alcatel-Lucent +3%. Secondo Bloomberg il gruppo francese potrebbe cedere a breve il business servizi alle imprese.
Metro -1%. Il gruppo della grande distribuzione ha chiuso il primo trimestre con un giro d’affari in calo del 3,3%.
Renault +2%. Bernstein ha alzato il rating sul titolo della casa francese a outperform da underperform.

Continental +1%. Il produttore di pneumatici prevede di chiudere l’esercizio in corso con una crescita del giro d’affari del 5% a 35 miliardi di euro. Nel 2013 l’Ebit margin si è attestato all’11,2%, sopra l’obiettivo del gruppo fissato al 10,5%.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana in verde. Prosegue rally risparmio gestito e bancari

Il Ftse Mib segna +0,49%, il Ftse Italia All-Share +0,48%, il Ftse Italia Mid Cap +0,46%, il Ftse Italia Star +0,11%.

Borse europee poco sopra la parità. Venerdì scorso a New York l’S&P 500 ha terminato a +0,23%, il Nasdaq Composite a +0,44% e il Dow Jones a -0,05%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve calo. Tokyo oggi è rimasta chiusa per festività, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,19%.

Proseguono gli acquisti sui titoli del settore del risparmio gestito. In evidenza Azimut (+3,1%) che tocca gli ennesimi record storici: secondo indiscrezioni di stampa Aletti-Gestielle sgr, la società di gestione di fondi del gruppo Banco Popolare (+1,6%) è nel mirino di gruppi esteri e italiani: tra questi ultimi ci sarebbe la società guidata da Pietro Giuliani. Bene anche Mediolanum (+1,6%) e Banca Generali (+3,6%). La scorsa settimana le tre società hanno pubblicato ottimi dati sulla raccolta a Dicembre e consuntivi sull’intero 2013.

Positiva Mediaset (+1,8%), ormai a ridosso delle importanti resistenze di area 4 euro. Un articolo di Milano Finanza riporta in primo piano il tema del consolidamento nel settore televisivo con focus sul progetto di spin off di Mediaset Premium e creazione di una newco della pay tv dove far confluire anche gli asset spagnoli del settore, per poi cedere parte delle quote a un investitore industriale. Il progetto dovrebbe essere definito entro l’Estate.

Bancari positivi in avvio con le big Unicredit (+1,4%) e Intesa Sanpaolo (+1,1%) in evidenza. Tra i titoli minori molto bene Banco Desio Brianza (+1,3%), trainato dalle ultime indiscrezioni di stampa su un accordo, entro il mese di gennaio, per rilevare la Popolare di Spoleto, e Banca Etruria (+3,8%), che ha smentito le indiscrezioni di stampa relative alle prossime dimissioni di presidente e d.g.. In controtendenza Banca MPS (-0,9%): domani è in programma il cda in cui si dovrà fare chiarezza sul futuro del presidente Profumo e dell’a.d. Viola.

Debole Yoox (-1,7%): Federico Marchetti, fondatore e amministratore delegato, ha ceduto il 10 gennaio 250 mila titoli della società per un controvalore di 7,8 milioni di euro, pari a poco più dello 0,4% del capitale.


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TITOLI DEL GIORNO
BP Milano arresta la sua corsa a 0,5160, ad un passo dal picco di ottobre 2013 a 0,5195. Il confronto con questi livelli si presenta come un importante banco di prova per saggiare il potenziale di crescita del titolo: reazioni oltre questo ostacolo aprirebbero infatti spazi di crescita verso area 0,55 e in direzione dei record del 2013 a 0,62 circa. Il mancato superamento di 0,5195 comporterebbe invece ripiegamenti verso i supporti a 0,4720 e 0,4420, proseguendo poi fino a 0,43, per il test della trend line che sale dai minimi di luglio e base del gap rialzista del 19 dicembre.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 0,5195 con stop sotto 0,49 per i target a 0,55 e 0,62 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,4720. Incrementare oltre 0,5195 per obiettivi a 0,55 e 0,62 euro.

Grazie al rialzo di venerdì scorso Campari è riuscita a oltrepassare la resistenza a 6,14 euro e quindi a riattivare la rimonta partita dal minimo di inizio Dicembre. Il titolo nelle prossime sedute dovrà probabilmente confrontarsi con un ex supporto e con una resistenza dinamica entrambi in area 6,25/6,30: si tratta di riferimenti determinanti nell’ottica di un ritorno sul record storico di settembre a 6,68. Al di sopra di questo ultimo ostacolo le quotazioni potrebbero riprendere il cammino rialzista di lungo periodo verso obiettivi posizionabili a 7,60/7,70. Discese sotto area 6 preannuncerebbero invece un test di 5,87, sostegno decisivo per scongiurare il ritorno sui 5,6250 di Dicembre.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 6,30 per 6,68, stop sotto 6,14.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 6,68 per 7,60, ridurre sotto 5,87 e uscire alla violazione di 5,6250.

Il rimbalzo sui supporti a 5,50 euro ha portato Autogrill a ridosso di quota 6,70, ostacolo importante da superare per ipotizzare il ritorno sul massimo di Ottobre a 7,37 ed eventualmente sul vicino massimo assoluto del 2007 a 7,5115. In caso di vittoria oltre questi ultimi livelli si creerebbero le condizioni per un’estensione in territorio inesplorato con obiettivo in area 10. Segnali di debolezza alla violazione di quota 6 euro, prologo a un nuovo pericoloso test di 5,50.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 6,70 per 7,37, stop sotto 6,35.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 7,5115 per 10, ridurre sotto 6 e uscire alla violazione di 5,50.

DATI MACRO ATTESI

Lunedì 13 Gennaio 2014
GIA Mercati chiusi per festività;
10:00 ITA Produzione industriale nov.


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HEADLINES
Generali: AM Best Europe assegna il rating “a-” all’emissione obbligazionaria senior del 7 gennaio
Generali comunica che l’agenzia di rating A.M. Best Europe ha assegnato il rating “a-” all’emissione obbligazionaria senior conclusa il 7 gennaio 2014.

A Goldman Sachs piace Azimut
Nuovi massimi storici questa mattina per Azimut a 21,21 euro. Goldman Sachs ha inserito il titolo nella “conviction buy list”, le azioni da acquistare, il prezzo obiettivo sale a 26,90 euro dai 20,20 euro precedenti.

Banca Etruria smentisce voci su dimissioni dei vertici
Banca Etruria informa che è completamente destituita di fondamento la notizia apparsa sul sito milanofinanza.it e ripresa dal sito corrieredellasera.it avente come oggetto le future ed ipotetiche dimissioni del Presidente e del Direttore Generale di Banca Etruria. Tali notizie sono fortemente lesive dell’interesse e dell’immagine della Banca e causa di turbativa del mercato azionario. Banca Etruria si riserva pertanto ogni azione in sede civile e penale tesa alla difesa degli interessi degli azionisti e del proprio management, diffidando chiunque dalla divulgazione delle false notizie riportate.

Cell Therapeutics: rientra in possesso di diritti su due composti
Cell Therapeutics rende noto di aver raggiunto un accordo con Novartis per rientrare in possesso dei diritti su due composti antitumorali – Pixantrone (PIXUVRI®) e paclitaxel poliglumex (OpaxioTM) . Secondo quanto previsto dal precedente accordo, CTI si è fatta carico fino ad oggi delle attività e dei costi di sviluppo e commercializzazione per entrambi i prodotti. Dalla data in cui tale accordo cesserà, CTI rientrerà in possesso di tutti i diritti che erano stati concessi a Novartis. In cambio dell’accordo secondo il quale Novartis le restituirà tali diritti, CTI ha accettato di riconoscerle potenzialmente dei precisi pagamenti, in base alle entrate derivanti dalle vendite di Opaxio e PIXUVRI e da qualunque concessione in licenza e commissione di cui godrà CTI.

Ue; raggiunta intesa sulla definizione di indebitamento bancario
E’ stato raggiunto nella giornata di ieri un accordo tra i presidenti delle Banche centrali europee, i responsabili della sorveglianza ed il Comitato di Basilea sulla definizione di indebitamento bancario, con l’obiettivo di “superare le differenze tra le regolamentazioni nazionali”. Il presidente della Bce Mario Draghi lo ha definito un passo importante verso la piena attuazione di Basilea 3, precisando che il leverage ratio rappresenta uno strumento fondamentale di garanzia in un regime patrimoniale basato sul rischio, in quanto rende le banche più resistenti agli shock finanziari rispetto al passato. Gli istituti dovranno essere in grado di fronteggiare da soli proprio eventuali shock; le banche centrali rimarranno solo i garanti a cui rivolgersi in extremis. Previste eccezioni per alcuni Paesi; all’interno di rigide regole infatti saranno possibili interventi sulla liquidità, qualora gli istituti di credito dovessero andare sotto stress.

Sanofi acquista il 12% di Alnylam Pharmaceuticals per 700 milioni di dollari
Genzyme, società biotecnologica del gruppo Sanofi, ha annunciato l’acquisto del 12% del capitale dell’americana Alnylam Pharmaceuticals per 700 milioni di dollari.

ADVFN – Report dei mercati 10/01/2014

MERCATO USA
Wall Street chiude poco mossa, brillano Macy’s, American Airlines e J.C. Penney

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta poco mossi. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,11%, il Nasdaq Composite lo 0,23%. Poco sopra la parità l’S&P500 (+0,03%). Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 3 gennaio si sono attestate a 330 mila unità, inferiori alle attese degli analisti (pari a 335 mila unità) ed in calo rispetto al dato rilevato la settimana precedente (345 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,865 milioni, superiore ai 2,815 milioni della settimana precedente, rivisto da 2,833 milioni.

Sul fronte societario Macy’s +7,64%. La catena di supermercati ha annunciato che taglierà 2.500 posti di lavoro nell’ambito di un piano di riduzione dei costi. La società stima di chiudere l’esercizio in corso con un utile compreso tra 3,8 e 3,9 dollari per azione.
Ford Motor +1,93%. Il costruttore di auto ha incrementato il dividendo trimestrale del 25% a 0,125 dollari per azione.

American Airlines Group +6,48%. La compagnia ha annunciato un incremento del traffico passeggeri a dicembre del 5,7%. Il load factor è salito all’83,8% dall’80,8%. J.C. Penney +3,66%. Piper Jaffray ha alzato il rating sul titolo della catena di grandi magazzini a overweight da neutral. McKesson +3,25%. Il gruppo americano attivo nella distribuzione farmaceutica ha alzato l’offerta di acquisto sulla rivale tedesca Celesio a 23,5 euro per azione contro i 23 euro precedenti. Omnicom +1,02%. La Commissione europea ha dato il via libera alla fusione tra il gruppo americano e la francese Publicis. Dall’integrazione delle due società dal valore di 35,1 miliardi di dollari nascerà il numero uno al mondo della pubblicità.

Johnson & Johnson +0,61%. Jefferies ha alzato il rating sul titolo del gruppo farmaceutico e dei beni di consumo a buy da hold.  Family Dollar -2,07%. La catena discount ha chiuso il primo trimestre con un utile di 78 milioni di dollari (0,68 dollari per azione), in calo rispetto ai 80,3 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono saliti del 3,2% a 2,5 miliardi. Gli analisti si attendevano un Eps di 0,69 dollari su ricavi per 2,51 miliardi. ExxonMobil -0,97%. Citigroup ha tagliato il rating sul titolo della prima compagnia petrolifera al mondo a neutral da buy. Alcoa -1,29% in attesa dei risultati trimestrali.

MERCATI ASIATICI

Borsa di Tokyo: indici poco mossi

Nikkei in moderato rialzo al termine della seduta di questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15912,06 con un progresso dello 0,20%. Le oscillazioni di oggi non modificano il quadro grafico di fondo vede l’indice impegnato a consolidare il rally degli ultimi mesi. La permanenza al di sopra 15755, trend line che sale da novembre e minimo del 20 dicembre appare fondamentale per favorire un nuovo tentativo di rimbalzo dell’indice verso area 16500, dove transita la parte superiore del canale disegnato da giugno 2013. Conferme in tal senso al superamento dei massimi di fine dicembre, a 16320. Discese sotto 15755 rischiano invece di indebolire la struttura rialzista, creando le premesse per una rivisitazione di 15588, base del gap rialzista del 19 dicembre, e di 14600, base del citato canale e ultimo appiglio per scongiurare il rischio di inversione della tendenza ascendente originata dai minimi della prima metà di giugno. Poco mosso anche il Topix che ha terminato la seduta a 1298,48 punti (+0,13%). Sul versante macroeconomico il leading index giapponese (indice anticipatore) è salito nel mese di novembre a 110,8 punti dai 109,8 punti del mese precedente di poco superiore al valore atteso dagli analisti (110,6 punti). Lo ha comunicato l’Ufficio di Gabinetto del governo giapponese che ha pubblicato il dato preliminare dell’indice. L’indice coincidente, che riflette le condizioni economiche attuali, ha fatto registrare un incremento, dai 110,4 punti di ottobre a 110,5 punti.

La Bilancia Commerciale cinese ha fatto registrare in dicembre un surplus di 25,60 miliardi di dollari, inferiore alle attese degli analisti pari a 31,15 miliardi ed in calo rispetto ai 33,80 miliardi di novembre. Le esportazioni sono cresciute del 4,3% rispetto ad un anno fa (dato atteso +4,9%) mentre le importazioni sono aumentate dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo le stime degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 5,3%. Sul fronte societario spicca il rialzo di Dainippon Sumitomo Pharma (+16,65%) grazie all’annuncio da parte del partner statunitense Intercept Pharmaceuticals di progressi nella sperimentazione di un farmaco per la cura di una malattia del fegato. Ben comprati i titoli esportatori, dopo le prese di profitto delle sedute precedenti: Mazda Motor segna un +6,79%, Pioneer  +5.91%, Nec Corp +6,30%. Brilla Fast Retailing (+3,27%) che in questi giorni ha annunciato risultati operativi per il quarto trimestre 2013 superiori alle attese. Deciso ribasso per Sony (-3,12%) che annulla i progressi della seduta precedente: secondo indiscrezioni di stampa la società avrebbe intenzione di raddoppiare il volume delle vendite di smartphone negli States e in Cina nei prossimi due anni. Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Seoul cede lo 0,39%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng recupera lo 0,29%. Male la borsa di Shanghai, -0,72%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee positive, acquisti su Swatch e Metro

Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta dell’ottava in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, il Ftse100 di Londra lo 0,45% e l‘Ibex35 di Madrid lo 0,78%.

Swatch +4%. Il produttore di orologi ha chiuso l’esercizio 2013 con un giro d’affari di 8,817 miliardi di franchi svizzeri, in crescita dell’8,3% rispetto al 2012. Il dato è inferiore alla guidance (9 miliardi) e alle attese degli analisti (8,89 miliardi). La società prevede per l’esercizio in corso una crescita dinamica.

Metro +3%. Secondo indiscrezioni il gruppo della grande distribuzione potrebbe cedere alcuni asset.
IAG -0,5%. Hsbc ha tagliato il rating sulla compagnia aerea (British Airways e Iberia) a neutral da overweight.

Solocal Group invariata. Goldman Sachs ha ridotto la partecipazione nell’ex Pages Jaunes sotto la soglia del 5%. La banca d’affari americana ora detiene il 4,93% del capitale del gruppo francese delle pagine gialle e il 4,35% dei diritti di voto. Lo ha annunciato l’AMF.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana in verde. Luxottica e Bper in evidenza

Il Ftse Mib segna +0,38%, il Ftse Italia All-Share +0,40%, il Ftse Italia Mid Cap +0,37%, il Ftse Italia Star +0,41%.
Borse europee in territorio positivo. Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,03%, il Nasdaq Composite a -0,23% e il Dow Jones a -0,11%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo dello 0,3% circa. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,20%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,26%.

Titoli del settore lusso in ordine sparso: bene Tod’s (+0,7%) e soprattutto Luxottica (+3,3% a 38,67 euro) sulla quale Citigroup ha alzato il target price a 45 euro, con raccomandazione “buy” (acquistare) confermata.
In ulteriore flessione invece Ferragamo (-1,6%): gli analisti di Mediobanca hanno deciso di peggiorare il giudizio sul titolo a “underperform” (farà peggio del mercato/settore) dal precedente “neutral”.

Vendite anche su Brunello Cucinelli (-2,7% a 23,18 euro) in scia alla decisione di Societe Generale di avviare al copertura sul titolo con raccomandazione “sell” (vendere) e target a 18,00 euro.

Ancora positivi i bancari con BP Emilia Romagna (+2,3%) in evidenza grazie a indiscrezioni riportate da MF relative all’ipotesi di cessione di un portafoglio di mutui per 200/240 milioni di euro. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità del portafoglio crediti e rafforzare la solidità patrimoniale in vista degli stress test della BCE.

Incerta BP Milano (-0,8%) su indiscrezioni di stampa in base alle quali la nomina del consiglio di gestione potrebbe slittare di qualche giorno rispetto alla data fissata al 14 Gennaio. La Banca d’Italia avrebbe infatti sconsigliato la nomina di Fabrizio Viola, attuale a.d. di Banca MPS (+0,1%) e candidato preferito dal presidente del cds Giarda, a consigliere delegato. A questo punto il papabile per la carica è Giuseppe Castagna (ex Intesa Sanpaolo, in precedenza proposto dall’azionista Investindustrial), con Mario Anolli presidente del cdg.

Fiat (-0,2%) poco sotto la parità nonostante l’intervista a Rebupplica dell’a.d. Sergio Marchionne in cui il manager ha sottolineato l’importanza dell’acquisizione del 100% di Chrysler e prospettato il rilancio di Alfa Romeo e il rientro di tutti i lavoratori dalla cassa integrazione.


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TITOLI DEL GIORNO
Prende fiato Atlantia che interrompe la serie di successi messi a segno da metà dicembre dopo aver toccato quota 17,14. La permanenza al di sopra di area 16,60, ex resistenza rappresentata dai massimi di fine 2013, potrebbe offrire nuovi spunti per proseguire l’ascesa verso target a 18,00 circa, lato alto del canale tracciato da giugno. Se invece la correzione dovesse estendersi sotto 16,60, sarebbe il supporto a circa 16,00, base del citato canale, a scongiurare ulteriori approfondimenti verso area 15,00, minimi di fine settembre e quota pari al 38,2% di ritracciamento di tutta la salita degli ultimi sei mesi.
Per chi volesse comprare il titolo, intervenire sulla debolezza in caso di flessioni in area 16,60 euro con stop loss sotto 16,30 euro per il test di 18,00 euro.
Per chi detiene il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 16,00 ed incrementare oltre 17,14 per il target a 18,00 euro.

Terna ha dimostrato con la reazione disegnatasi l’8 gennaio dai minimi di 3,57, quota corrispondente al 38,2% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo dai minimi di dicembre, di non gradire le pressioni al ribasso. Questo comportamento potrebbe favorire, in caso di rottura del top di inizio anno a 3,66, un tentativo di recupero dei massimi di novembre a 3,74. Oltre quella resistenza il target per il titolo si sposterebbe a 4 euro circa, lato alto del canale crescente disegnato dai prezzi dal minimo di luglio 2012. Sotto 3,57 e con conferme alla violazione di 3,51 rischio invece di cali verso 3,46, media mobile a 100 giorni, e 3,36, base del canale crescente citato.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 3,66 per intervenire con target a 4 euro, stop loss sotto 3,60.
Per chi gia’ detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 3,57, incrementare le posizioni oltre 3,74 per il 4 euro.

Fase delicata per Dea Capital che, a seguito delle flessioni delle ultime settimane, è tornata a contatto con i supporti di area 1,22/1,23 euro, livelli che sin da inizio 2012 hanno spesso contrassegnato l’avvio di recuperi importanti. Una eventuale chiusura di seduta di seduta inferiore a questi riferimenti potrebbe preannunciare approfondimenti verso 1,10 circa, sostegno fondamentale in ottica di lungo periodo per scongiurare il ritorno sul minimo storico del 2009 a 0,80. Nel caso in cui quota 1,22/1,23 riuscisse per l’ennesima volta a sostenere i prezzi il titolo potrebbe attaccare la resistenza a 1,33 e, in caso di successo, proseguire verso 1,39 e quindi sulle importanti resistenze posizionate poco sotto 1,50.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 1,33 per 1,39, stop sotto 1,2850.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 1,33 per 1,48, ridurre sotto 1,22 e uscire alla violazione di 1,10.

DATI MACRO ATTESI

Venerdì 10 Gennaio 2014
06:00 GIA Indice anticipatore (prelim.) nov;
08:45 FRA Produzione industriale nov;
09:00 SPA Produzione industriale;
10:30 GB Produzione manifatturiera nov;
10:30 GB Produzione industriale nov;
11:00 EUR PIL (finale) T3;
14:30 USA Nuovi occupati dic;
14:30 USA Tasso di disoccupazione dic;
16:00 USA Scorte e vendite all’ingrosso.


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HEADLINES
Citigroup alza il prezzo obiettivo su Luxottica
Citigroup ha portato il target price su Luxottica da 43 a 45 euro e confermato la raccomandazione “buy”. Secondo gli analisti le vendite del gruppo negli Usa potrebbero raddoppiare entro il 2020.

Ferragamo: Mediobanca consiglia la vendita
Gli analisti di Mediobanca hanno deciso di ridurre il rating su Salvatore Ferragamo ad underperform dal precedente neutral. L’azione della casa di moda cede durante i primi scambi l’1,13% e si porta a 24,42 euro.

Generali: Moody’s assegna il rating Baa2 all’emissione obbligazionaria senior del 7 gennaio
L’agenzia di rating Moody’s ha assegnato il rating Baa2 all’emissione obbligazionaria senior conclusa il 7 gennaio 2014.

Swatch: giro d’affari nel 2013 cresce dell’8,3%, sotto attese
Il produttore di orologi svizzero Swatch ha chiuso l’esercizio 2013 con un giro d’affari di 8,817 miliardi di franchi, in crescita dell’8,3% rispetto al 2012. Il dato è inferiore alla guidance (9 miliardi) e alle attese degli analisti (8,89 miliardi). La società prevede per l’esercizio in corso una crescita dinamica.

Germania: S&P conferma il rating AAA, outlook stabile
L’agenzia Standard & Poor’s ha confermato il rating AAA della Germania con outlook stabile.

Cina, in calo a dicembre la Bilancia Commerciale
La Bilancia Commerciale cinese ha fatto registrare in dicembre un surplus di 25,60 miliardi di dollari, inferiore alle attese degli analisti pari a 31,15 miliardi ed in calo rispetto ai 33,80 miliardi di novembre. Le esportazioni sono cresciute del 4,3% rispetto ad un anno fa (dato atteso +4,9%) mentre le importazioni sono aumentate dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo le stime degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 5,3%.

ADVFN – Report dei mercati 02/01/2014

MERCATO USA
Wall Street chiude il 2013 in rialzo, nuovi record per Dow Jones e S&P500

A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta del 2013 in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,44%, l’S&P500 lo 0,4% e il Nasdaq Composite lo 0,54%. Più luci che ombre dai dati macroeconomici pubblicati in giornata.
Il Conference Board ha annunciato che l’Indice di fiducia dei consumatori e’ salito nel mese di dicembre a 78,1 punti. Il dato e’ migliore delle previsioni degli addetti ai lavori (76,0 punti). Rivisto al rialzo il dato di novembre da 70,4 a 72,0 punti. L’Indice PMI Chicago (attivita’ manifatturiera) nel mese di dicembre e’ sceso a 59,1 punti dai 63 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 61 punti. L’Indice S&P/Case Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali citta’ americane, ha evidenziato nel mese di ottobre un incremento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2012, superiore alle stime degli addetti ai lavori (+13%) ed in crescita rispetto alla rilevazione precedente (+13,3%). Sul fronte societario acquisti in particolare su American Express (+1,27%) e su Jp Morgan (+0,91%).

Negativi i difensivi (Procter&Gamble -0,72%, Johnson & Johnson -0,77%). Rimbalza Twitter (+5,19%) dopo il tonfo delle ultime due sedute. Hertz +10,46%. Il gruppo del noleggio di auto ha detto di aver messo a punto un piano per proteggere il gruppo da scalate ostili dopo aver notato movimenti anomali nel capitale. Phillips 66 +3,23%. Il produttore di gas ha ceduto alcune attività a Berkshire Hathaway per 1,4 miliardi di dollari.
Il bilancio dei listini nel 2013 è più che positivo. Per il Dow Jones si è trattato del rialzo più forte dal 1995 (+26,5%) mentre per l’S&P500 (+29,6%) dal 1997. Molto bene anche il Nasdaq Composite (+38,3%) sui massimi dal 2000.
Tra le blue chips si è distinta Boeing (+81,1%) mentre nell’S&P500 Netflix (+300%). Tra i tecnologici la regina è Tesla Motors (+343%).

MERCATI ASIATICI

Borsa Tokyo chiusa fino al 6 gennaio: nel 2013 miglior performance dal 1972   

L’indice giapponese ha terminato l’ultimo giorno di negoziazione del 2013 a quota 16291,31, con un progresso dello 0,69%. Grazie alla politica di lotta alla deflazione del primo ministro Shinzo Abe, il Nikkei ha guadagnato oltre il 50% dall’inizio dell’anno e si appresta a realizzare la sua miglior performance dal 1972. Le quotazioni si mantengono al di sopra dei 16000 punti, dimostrando di possedere i requisiti per proseguire il cammino di crescita in direzione di obiettivi a 16500 punti, sul lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Discese fino a 15755 non rappresentano una minaccia la realizzazione di tali prospettive.

Sotto questo livello probabile la ricopertura del gap rialzista del 19/12 a 15588 punti ed il test della trend line che sale dai minimi di novembre, in transito in questa stessa area. Per preservare lo scenario rialzista, i prezzi dovranno comunque mantenersi al di sopra di area 14500, riferimento strategico definito dalla base del citato canale ed area di transito della media mobile a 100 giorni. Sotto questo supporto scatterebbe invece un primo campanello d’allarme che potrebbe anticipare ribassi ben piu’ ampi con un’ottica temporale piu’ estesa. Positivo il Topix che ha terminato la seduta di lunedì a 1302,29 punti (+0,95%). Sul versante macroeconomico HSBC ha pubblicato questa mattina l’Indice Pmi Manifatturiero in Cina.

Nel mese di dicembre tale indice si e’ attestato a 50,5 punti, dai 50,8 punti del mese precedente, confermando dunque la lettura preliminare e indicando che l’economia cinese continua a recuperare gradualmente, sebbene ad un ritmo più lento rispetto a prima. Un valore dell’indice pari a 50 punti rappresenta infatti il divario tra crescita e contrazione dell’attività manifatturiera. Negative le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra una flessione del 2,20%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng cede lo 0,10%. Segno meno anche per la borsa di Shanghai, -0,39%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee: avvio contrastato. Male Sacyr

Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta del 2014 contrastate. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,3%, l’Aex di Amsterdam lo 0,1%. Sotto la parità il Cac40 di Parigi (-0,23%), il Ftse100 di Londra (-0,27%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,36%). Rwe -2%. Secondo indiscrezioni il Ceo Peter Terium avrebbe intenzione di proporre agli azionisti un aumento del 10% del capitale. Lo scrive il quotidiano Handelsblatt.
Royal Dutch Shell -0,04%. La compagnia petrolifera ha completato l’acquisto di asset nel gas naturale in Nord America da Repsol per 3,8 miliardi di dollari contro i 4,4 miliardi originariamente previsti.
Sacyr -12%. Il gruppo di costruzioni spagnolo ha sospeso il progetto di estensione del Canale di Panama.
Daimler +0,5%. Aabar Holdings, holding lussemburghese, detiene il 6,77% dei diritti di voto della casa tedesca. Lo ha annunciato Daimler. Aabar ha superato la soglia del 5% lo scorso 23 dicembre.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana positiva trainata da Fiat che sale al 100% di Chrysler

Il Ftse Mib segna +0,93%, il Ftse Italia All-Share +0,89%, il Ftse Italia Mid Cap +0,50%, il Ftse Italia Star +0,93%.
Borse europee poco mosse in avvio di seduta. Martedì scorso a New York l’S&P 500 ha terminato a +0,40%, il Nasdaq Composite a +0,54% e il Dow Jones a +0,44%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo dello 0,3% circa. La borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,14%.
Inizio 2014 col botto per Fiat (+13,1%) in scia all’annuncio dell’acquisto del 41,5% di Chrysler dal fondo Veba per 3,65 miliardi di dollari (1,75 miliardi in contanti e 1,9 miliardi come dividendo straordinario). L’operazione dovrebbe concludersi entro il 20 gennaio. In netto progresso anche la controllante Exor (+5%).

Positiva Fondiaria-Sai (+4%) a seguito della stipula dell’atto di fusione per incorporazione di Unipol (+0,6%), Milano Assicurazioni (+3,4%) e Premafin (-4,95%, asta di volatilità). Fondiaria assumerà la denominazione sociale di UnipolSai Assicurazioni S.p.A. o UnipolSai S.p.A. a partire dal 6 gennaio 2014, ovvero a seguito dell’iscrizione del relativo atto presso i competenti uffici del Registro delle Imprese (prevista per oggi). Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorreranno invece dal 1° gennaio 2014.
Positivi i bancari grazie alla netta flessione di spread (da 216 a 206 bp) e rendimento (da 4,11% a 4,02%) del BTP decennale. In evidenza le big Intesa Sanpaolo (+1,4%) e Unicredit (+1,3%).
In verde Erg (+2%) grazie alla vendita a GdF Suez di alcune partecipazioni in ISAB Energy per circa 150 milioni di euro. La società genovese ha anche annunciato il perfezionamento della vendita dell’ultima quota del 20% della raffineria ISAB a Lukoil per 426 milioni di euro. Grazie a queste operazioni Erg è uscita definitivamente dalla raffineria ISAB ed ha rafforzato ulteriormente la propria capacità finanziaria a supporto dei futuri investimenti per la crescita e lo sviluppo del Gruppo.


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TITOLI DEL GIORNO
L’incertezza dimostrata nell’ultima seduta dell’anno, che ha visto CNH Ind oscillare attorno alla parita’, non toglie nulla al bel segnale di forza inviato il 20 dicembre con il superamento in area 8 euro della trend line ribassista disegnata dal top di fine settembre. Se i prezzi troveranno ora lo stimo giusto per lasciarsi alle spalle anche la media mobile a 50 giorni, in transito a 8,35 euro circa, praticamente coincidente con il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal top di fine settembre, sara’ lecito immaginare un esteso prolungamento della fase di rimbalzo, al limite anche un vero e proprio tentativo di inversione del trend ribassista visto negli ultimi due mesi circa. Alla rottura di 8,35 il primo target si porrebbe a 8,70 euro, il successivo a 9,00 circa. Sarebbe il superamento anche di questa soglia a prospettare la costruzione di una tendenza rialzista di ampio respiro, destinata con buona probabilita’ a recuperare i massimi dell’anno in area 10 euro. La mancata rottura di area 8,35 e la violazione degli 8 euro farebbero invece temere la ripresa del downtrend. Conferme in questo senso sotto i minimi di dicembre a 7,325, collocati sul 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di ottobre 2011 e quindi supporto critico anche in ottica di medio lungo periodo (obiettivo immediatamente successivo a 6,77 euro). Per chi volesse comprare il titolo attendere quindi la rottura di 8,35 per intervenire con target a 9 euro, stop loss sotto gli 8 euro. Per chi gia’ detiene il titolo mantenere le posizioni con stop sotto area 8, incrementare alla rottura di 8,35 per il test dei 9 euro.

Enel tenta di reagire dopo aver ritracciato il 38,2% del rialzo messo a segno dai minimi di luglio. Sviluppi positivi giungerebbero al superamento della media mobile a 50 sedute, a 3,20 circa, ma solo oltre 3,30 sarebbe lecito credere nel ritorno sui record del 2013 a 3,40. Una vittoria su questo ostacolo permetterebbe poi ai prezzi di riattivare la crescita vista nella seconda metà dell’anno appena concluso proiettando obiettivi a 3,55/3,60, sul lato superiore del canale che sale dai bottom del 2012. Il rimbalzo perderebbe invece vigore sotto area 3,00, preludendo all’affondo verso 2,80 e 2,67, rispettivamente il 50% ed il 61,8% di ritracciamento del movimento partito cinque mesi fa. Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 3,20 con stop sotto 3,00 euro. Target a 3,40 e 3,55 euro. Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 3 euro, incrementare oltre 3,30 euro con target a 3,55 euro.

Il recupero visto nelle ultime due settimane del 2013 ha spino Unicredit a ridosso della resistenza rappresentata dal massimo di fine Novembre a 5,47 euro. L’eventuale superamento di questo ultimo livello lancerebbe i prezzi verso i massimi allineati di Ottobre/Novembre poco sotto i 5,70, ostacolo determinante in ottica di lungo periodo. Una vittoria su questi ultimi livelli decreterebbe la ripresa del movimento ascendente di fondo con obiettivo sui 7 euro circa, picco dell’Ottobre 2011, con target intermedio a 6,20. Discese sotto 5,25 preannuncerebbero invece un approfondimento sui supporti di area 5, limite al di sotto del quale si creerebbero i presupposti per una correzione consistente verso 4,60 e 4,20. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 5,47 per 5,65, stop sotto 5,25. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 5,70 per 6,20 e 7, ridurre sotto 5 e uscire alla violazione di 4,20.

DATI MACRO ATTESI

Giovedì 2 gennaio

09:13 EUR PMI Manifatturiero Spagnolo
09:43 EUR Indice PMI Manifatturiero Italiano
09:48 EUR Indice prezzi consumo Francia
09:53 EUR Indice PMI Manifatturiero Germania
09:58 EUR Indice PMI Purchasing Managers
10:28 GBP Indice PMI Purchasing Managers
14:58 USD Indice PMI Manifatturiero
16:00 USD Indice ISM sett. manifatturiero
16:00 USD Spese per costruzioni edili (Mensile)


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HEADLINES
Fiat sottoscrive accordo per acquisire la restante quota del capitale di Chrysler Group LLC detenuta dal VEBA Trust
Fiat S.p.A. (“Fiat”) ha annunciato ieri di aver raggiunto un accordo con il VEBA Trust in base al quale Fiat North America LLC (“FNA”), società interamente controllata da Fiat, acquisirà l’intera partecipazione detenuta dal VEBA Trust in Chrysler Group LLC (“Chrysler Group”), che è pari al restante 41,4616% del capitale di Chrysler Group che FNA attualmente non detiene. Il closing dell’operazione è previsto entro il 20 gennaio 2014. A fronte della vendita della partecipazione detenuta in Chrysler Group, il VEBA Trust riceverà un corrispettivo complessivo pari a 3.650 milioni USD. Alla luce della proposta struttura di finanziamento dell’operazione, non è previsto un aumento di capitale da parte di Fiat.

Dmail Group: accertamenti dell’Agenzia delle Entrate su Buy On Web S.p.A.
Dmail Group S.p.A. (la “Società”), quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana, comunica che la controllata Buy On Web S.p.A. in liquidazione ha ricevuto atti di avvisi di accertamento e contestazione, ai fini dell’imposta sul Valore Aggiunto e delle imposte dirette, da parte dell’Agenzia delle Entrate per complessivi 7,7 milioni di euro, determinati con la valorizzazione delle sanzioni in misura ridotta – beneficio previsto in caso di corresponsione degli importi richiesti entro il termine previsto dalla normativa. Il suddetto importo complessivo risulta in linea con quanto la Società ha già accantonato a Fondo Rischi (con esplicito riferimento alla controllata Buy On Web S.p.A. in liquidazione) nel bilancio 2012 e con quanto previsto dal piano industriale ai sensi dell’art. 182 bis L.F. in corso di applicazione. Dmail Group S.p.A. e la sua controllata hanno dato mandato ai propri consulenti per determinare i successivi passi ed adempimenti connessi e correlati.

Fondiaria Sai: stipulato atto di fusione per incorporazione di Unipol Assicurazioni, Milano Ass. e Premafin
E’ stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Unipol Assicurazioni S.p.A. (“Unipol Assicurazioni”), Milano Assicurazioni S.p.A. (“Milano Assicurazioni”) e Premafin HP S.p.A. (“Premafin” e, congiuntamente, le “Incorporande”) in Fondiaria-SAI S.p.A. (“Fonsai” o l’“Incorporante”) che, per effetto della fusione, assumerà la denominazione sociale di UnipolSai Assicurazioni S.p.A. o UnipolSai S.p.A. La fusione acquisterà efficacia a far data dal 6 gennaio 2014 (la “Data di Efficacia”), a seguito dell’iscrizione del relativo atto presso i competenti uffici del Registro delle Imprese, che si prevede avvenga entro giovedì 2 gennaio 2014. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorreranno invece dal 1° gennaio 2014.  La stipula dell’atto di fusione è avvenuta a seguito del completamento della procedura societaria di fusione nonché della sottoscrizione e contestuale versamento, da parte di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., dell’aumento di capitale di Unipol Assicurazioni per complessivi 600 milioni di euro, deliberato dall’Assemblea Straordinaria di Unipol Assicurazioni in data 8 agosto 2013.

Mondo TV France: Mondo TV riduce quota al 66,5% del capitale sociale
Mondo TV France S.A. informa di aver ricevuto comunicazione ex art. 17 del regolamento Emittenti AIM Italia dal socio di maggioranza Mondo TV S.p.A. di variazione della propria partecipazione rilevante che attualmente risulta essere pari al 66,5% del capitale sociale a seguito di cessioni al mercato finalizzate ad ampliare il flottante a disposizione del mercato medesimo.

Eads cambia nome in Airbus Group
Da ieri Eads, colosso francese attivo nell’industria dell’aeronautica e della difesa, ha cambiato nome in Airbus Group.

Finmeccanica: India annulla contratto elicotteri AW ma accetta arbitrato
L’India ha ufficialmente annullato il contratto per l’acquisto di 12 elicotteri AgustaWestland (gruppo Finmeccanica) dal controvalore di 560 milioni di euro. Il contratto era già stato sospeso nei mesi scorsi a seguito delle indagini con l’accusa di corruzione internazionale a seguito delle quali era stato arrestato l’ex presidente e a.d. di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. Il ministero della difesa del paese asiatico ha però accettato l’arbitrato internazionale richiesto a Ottobre dall’azienda italiana: l’arbitrato potrebbe anche capovolgere l’esito dell’intera vicenda.

ADVFN – Report dei mercati 30/12/2013

MERCATO USA
Wall Street chiude in leggero calo, crolla Twitter

A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in leggero calo. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,01%, l‘S&P500 lo 0,03% e il Nasdaq Composite lo 0,25%.

Sul fronte societario Twitter -13,04%. Macquarie ha tagliato il rating sul titolo del social media a underperform da neutral. Male anche il leader dei social network Facebook (-3,97%).

Textron +1,13%. Il proprietario di Cessna e Bell ha annunciato che acquisterà la rivale Beechcraft per 1,4 miliardi di dollari. Secondo gli esperti si tratta di una delle fusioni del settore aerospaziale e della difesa degli Stati Uniti più importante degli ultimi anni.

General Motors -1,4%. Il produttore di Detroit ha comunicato che richiamerà 1,46 milioni di auto in Cina per un problema alla pompa del carburante. I veicoli interessati sono 1,218 milioni Buick e 243 mila Chevrolet. WPCS International +67,55% dopo aver messo a punto una piattaforma che permettere il trading sulla valuta virtuale bitcoin.

MERCATI ASIATICI

Borsa Tokyo: nel 2013 miglior performance dal 1972

Nikkei positivo in avvio di ottava. L’indice giapponese ha terminato l’ultimo giorno di negoziazione del 2013 a quota 16291,31, con un progresso dello 0,69%. Grazie alla politica di lotta alla deflazione del primo ministro Shinzo Abe, il Nikkei ha guadagnato oltre il 50% dall’inizio dell’anno e si appresta a realizzare la sua miglior performance dal 1972. Le quotazioni si mantengono al di sopra dei 16000 punti, dimostrando di possedere i requisiti per proseguire il cammino di crescita in direzione di obiettivi a 16500 punti, sul lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Discese fino a 15755 non rappresentano una minaccia la realizzazione di tali prospettive. Sotto questo livello probabile la ricopertura del gap rialzista del 19/12 a 15588 punti ed il test della trend line che sale dai minimi di novembre, in transito in questa stessa area.

Per preservare lo scenario rialzista, i prezzi dovranno comunque mantenersi al di sopra di area 14500, riferimento strategico definito dalla base del citato canale ed area di transito della media mobile a 100 giorni. Sotto questo supporto scatterebbe invece un primo campanello d’allarme che potrebbe anticipare ribassi ben piu’ ampi con un’ottica temporale piu’ estesa. Positivo il Topix che ha terminato la seduta a 1302,29 punti (+0,95%).  A sostenere l’indice l’ulteriore indebolimento dello yen che ha favorito i titoli esportatori: ben comprata Pioneer (+1,85%), Toyota (+0,47%) e Mazda (+0,37%). Acquisti su Nec Corp in progresso del 3,04%. Tra i finanziari, Mitsubishi UFJ Financial Group sale del 2,51%, Mizuho Financial Group del 3,17%. Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un progresso dello 0,45%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng cede lo 0,06%. Segno meno per la borsa di Shanghai, -0,20%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee poco mosse

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta poco mosse. Il Cac40 di Parigi guadagna lo 0,16%, il Ftse100 di Londra lo 0,07%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,3%. Poco sotto la parità il Dax30 di Francoforte (-0,07%). Sul fronte societario Lloyds Banking Group +0,1%. Il governo britannico potrebbe cedere l’intera partecipazione (pari al 33% del capitale) detenuta nella banca nei prossimi 12 mesi. Lo scrive il Daily Telegraph. Sanofi -0,7%.

La FDA (Food & Drug Administration) ha respinto la domanda presentata dal gruppo francese per la commercializzazione negli Stati Uniti del farmaco Lemtrada, trattamento contro la sclerosi. Lemtrada è prodotto da Genzyme, società acquistata da Sanofi nel 2011 per circa 20 miliardi di dollari. Carmat +3%. Il cuore artificiale trapiantato ad un paziente lo scorso 18 dicembre va bene. Lo ha detto uno dei chirurghi che ha eseguito l’operazione. Il cuore artificiale è stato sviluppato dalla società francese.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana poco mossa in avvio. Bene Fiat, vola Premafin, in rosso MPS

Il Ftse Mib segna +0,02%, il Ftse Italia All-Share +0,06%, il Ftse Italia Mid Cap +0,29%, il Ftse Italia Star +0,22%.

Borse europee in leggero rialzo. Venerdì scorso a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,03%, il Nasdaq Composite a -0,25% e il Dow Jones a -0,01%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,69%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,01%.

Fiat (+1,5%) positiva in avvio di seduta grazie alle indiscrezioni riportate da Milano Finanza in base alle quali il Lingotto sarebbe vicino a un accordo con Veba per l’acquisizione del 41,5% di Chrysler ancora detenuto dal fondo. Altre fonti parlano di ottimismo riguardo alle trattative per il rinnovo del contratto degli 80mila dipendenti del gruppo in Italia (compresi quelli di CNH Industrial): i negoziati riprenderanno il 13-14  Gennaio.

Ancora forti acquisti su Premafin (+11,11% a 0,1890 euro, asta di volatilità) dopo il balzo di venerdì scorso (+19%). Tra oggi e domani dovrebbe essere firmato l’atto di fusione tra Unipol (+2,4%) e il gruppo Fondiaria-Sai (+0,8%), con conseguente deposito di quest’ultimo al registro delle imprese entro il 1° gennaio: se questa tempistica sarà rispettata il titolo della newco sarà quotato a partire da lunedì 6 Gennaio.

Banca MPS (-1,6%) entra in contrattazione dopo un’apertura prolungata dalle difficoltà di fare prezzo per eccesso di ribasso. Antonella Mansi, presidente della Fondazione MPS, ha dichiarato al Corriere che si augura che il presidente Profumo e l’a.d. Viola restino al loro posto: la decisione di rinviare l’aumento di capitale di Rocca Salimbeni non è infatti, secondo Mansi, un atto di sfiducia nei confronti del management, ma solo un posticipo della tempistica dell’operazione su cui si basa il piano di rilancio elaborato da Profumo e Viola. Mansi ha aggiunto che l’obiettivo è evitare la nazionalizzazione di MPS (che avverrebbe in caso di mancato rimborso dei 4 miliardi di euro di Monti bond).

Sabato l’assemblea in seconda convocazione ha deciso di rinviare l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro a non prima del 12 maggio 2014. Secondo indiscrezioni il presidente Alessandro Profumo, che spingeva per la ricapitalizzazione a gennaio, potrebbe lasciare l’incarico.


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TITOLI DEL GIORNO
Nonostante la flessione subita negli ultimi due mesi, il quadro grafico di A2A resta promettente. Le quotazioni si sono infatti mantenute al di sopra della media mobile a 100 giorni, attualmente passante da area 0,77. Per allentare le tensioni di breve termine sarebbero tuttavia necessarie reazioni oltre 0,8515. Conferme oltre area 0,88 creerebbero poi le condizioni per un nuovo test dei massimi annuali a 0,9190 alimentando le speranze di un ritorno alla crescita in direzione di obiettivi più ambiziosi in area 0,99/1,00 ed eventualmente verso 1,03/1,04, picco di ottobre 2011. In caso di violazione del supporto in area 0,77, i prezzi potrebbero invece andare incontro ad una fase ribassista più estesa che, al di sotto dei minimi di dicembre a 0,7585, si farebbe più critica prospettando la rivisitazione di area 0,70 e con un’ottica temporale di medio lungo termine di area 0,60.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire al superamento di 0,8515 per il test di 0,9190, stop sotto 0,8195.
Per chi già detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 0,7585, incrementare oltre 0,8515 per il test di 0,9190 e dei target successivi a 1,00 e 1,04 euro.

Finmeccanica ha superato nel corso della seduta di venerdi’ 20 dicembre sia la trend line ribassista disegnata dal top di ottobre sia la media mobile a 50 giorni, attualmente supporto a 5,35 euro. Il titolo e’ reduce da una fase di ripiegamento intrapresa dai massimi di ottobre a 5,96 euro che si e’ limitata a testare con i minimi di inizio dicembre a 4,85 euro il 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di luglio e la media mobile a 100 giorni. La flessione vista nell’ultimo bimestre quindi potrebbe essere anche solo una correzione, ovvero una interruzione temporanea, dell’uptrend in atto dai minimi di luglio. Ulteriori conferme in questo senso verrebbero oltre area 5,65, con target in quel caso non solo il picco di ottobre ma anche il gap ribassista del 28 luglio 2011, lasciato tra 6,45 e 6,86 euro. Il mancato superamento di area 5,65 e la violazione di 5,35 potrebbero comportare la ricopertura del gap rialzista del 19 dicembre con base a 5,21. Discese fino a quei livelli sono compatibili con il successivo recupero dell’uptrend. Sotto i 5,20 euro probabile invece il proseguimento della discesa almeno fino a 4,85/90 euro.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 5,65 per il test dei 6 euro, stop sotto 5,40.
Per chi gia’ detiene il titolo mantenere a 5,20 euro lo stop per le posizioni in essere, incrementare oltre 5,65 per il test dei 6 euro.

Intesa SanPaolo nelle ultime due settimane ha guadagnato terreno portandosi a ridosso della resistenza a 1,8040 euro. In caso di superamento di questo livello il titolo avrebbe vita facile nel portare un attacco al massimo annuale a 1,8630, riferimento determinante in ottica di lungo periodo: al di sopra dello stesso verrebbe infatti riattivato il movimento ascendente in forza dall’estate 2012 con obiettivo a 2,05/2,10, lato alto del canale ascendente ipotizzabile dal luglio scorso. Discese sotto 1,72 anticiperebbero invece un test dei recenti minimi di area 1,65, sostegno che se violato con conferma in chiusura di seduta creerebbe le premesse per una correzione significativa in direzione di 1,50 almeno.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 1,8040 per 1,8630, stop sotto 1,77.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 1,8630 per 2,05, ridurre sotto 1,72 e uscire alla violazione di 1,65.

DATI MACRO ATTESI

Lunedì 30 Dicembre 2013
09:00 EUR Vendite al dettaglio Spagna (Annuale)
10:00 EUR Livello di fiducia delle aziende Italia
13:00 ZAR Bilancia Commerciale Sudafricana
16:00 USD Abitazioni in vendita (Mensile)
16:30 USD Indice Affari Dallas Fed Mfg


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HEADLINES
Eads: Zhejiang Loon Airlines conferma ordine per 20 Airbus A320 dal valore di 1,9 miliardi di dollari
La compagnia cinese Zhejiang Loon Airlines ha confermato un ordine per 20 Airbus A320 dal valore di listino di 1,9 miliardi di dollari. Il titolo Eads a Parigi cede lo 0,4%.

Banca MPS (-1,6%): Mansi, no sfiducia a Profumo/Viola, evitare nazionalizzazione
Banca MPS entra in contrattazione dopo un’apertura prolungata dalle difficoltà di fare prezzo per eccesso di ribasso. Antonella Mansi, presidente della Fondazione MPS, ha dichiarato al Corriere che si augura che il presidente Profumo e l’a.d. Viola restino al loro posto: la decisione di rinviare l’aumento di capitale di Rocca Salimbeni non è infatti, secondo Mansi, un atto di sfiducia nei confronti del management, ma solo un posticipo della tempistica dell’operazione su cui si basa il piano di rilancio elaborato da Profumo e Viola. Mansi ha aggiunto che l’obiettivo è evitare la nazionalizzazione di MPS, cosa che avverrebbe in caso di mancato rimborso dei 4 miliardi di euro di Monti bond.

Fiat (+1,5%): ottimismo su trattative Veba e rinnovo contratti lavoro
Fiat positiva in avvio di seduta grazie alle indiscrezioni riportate da Milano Finanza in base alle quali il Lingotto sarebbe vicino a un accordo con Veba per l’acquisizione del 41,5% di Chrysler ancora detenuto dal fondo. Altre fonti parlano di ottimismo riguardo alle trattative per il rinnovo del contratto degli 80mila dipendenti del gruppo in Italia (compresi quelli di CNH Industrial): i negoziati riprenderanno il 13-14 Gennaio.

Spagna: crescono a novembre le Vendite al Dettaglio +1,9% a/a
In Spagna a novembre le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel mese di ottobre le vendite al dettaglio erano risultate in calo dello 0,5% a/a. Il dato risulta nettamente superiore alle stime degli addetti ai lavori, che attendevano una diminuzione dello 0,3%.

Sanofi: FDA boccia il farmaco Lemtrada
La FDA (Food & Drug Administration) ha respinto la domanda presentata da Sanofi per la commercializzazione negli Stati Uniti del farmaco Lemtrada, trattamento contro la sclerosi. Lemtrada è prodotto da Genzyme, società acquistata da Sanofi nel 2011 per circa 20 miliardi di dollari.

Lloyds Banking Group: Londra potrebbe cedere la quota nei prossimi 12 mesi
Il governo britannico potrebbe cedere l’intera partecipazione (pari al 33% del capitale) detenuta in Lloyds Banking Group nei prossimi 12 mesi. Lo scrive il Daily Telegraph.

ADVFN – Report dei mercati 13/12/2013

MERCATO USA
Wall Street chiude in ribasso, bene Hilton Worldwide al debutto. Forti acquisti su Facebook

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,66%, l’S&P500 lo 0,38% e il Nasdaq Composite lo 0,14%. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 6 dicembre si sono attestate a 368 mila unità, ben al di sopra delle attese degli analisti (pari a 320 mila unità) ed in crescita rispetto al dato rilevato la settimana precedente (300 mila unità rivisto da 298 mila). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,791 milioni, superiore ai 2,750 milioni attesi. E’ stato inoltre rivisto al rialzo il dato precedente, a 2,751 milioni di unità da 2,744 milioni. Sul fronte societario Facebook +4,96%. Il titolo del social network entrerà nell’indice S&P500 dopo la chiusura di venerdì 20 dicembre al posto di Terradyne. Hilton Worldwide +7,5% al debutto. Il titolo della catena alberghiera è stato collocato a 20 dollari per azione. Intel +0,2%.

Nomura ha alzato il rating sul titolo del produttore di chip a neutral da reduce. Lululemon Athletica -11,65%. Il gruppo di abbigliamento sportivo ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 66,1 milioni di dollari (0,45 dollari per azione), in crescita rispetto ai 57,3 milioni di un anno prima. I ricavi sono saliti del 20% a 379,9 milioni. I dati sono superiori alle attese. Per l’intero esercizio la società stima un utile per azione compreso tra 1,94 e 1,96 dollari con ricavi tra 1,605 e 1,61 miliardi. In precedenza l’Eps 2013 era visto tra 1,94 e 1,97 dollari su ricavi di 1,63-1,64 miliardi. ImmunoCellular Therapeutics -59,56%. Il vaccino del gruppo biofarmaceutico per la cura del cancro al cervello ha fallito i test in fase II. General Motors -0,27%. Il gruppo di Detroit ha annunciato la vendita dell’intera quota (pari al 7% del capitale) detenuta nel costruttore di auto francese Peugeot. Cisco Systems -1,77%. Il colosso del networking ha rivisto al ribasso le stime a lungo termine. Il giro d’affari nei prossimi 3-5 anni è previsto in crescita del 3-6% contro il 5-7% atteso in precedenza. L’utile per azione è atteso in aumento del 5-7% contro il 7-9% della precedente guidance. AIG +1,48%. Il gruppo assicurativo tratta la vendita della divisione leasing aerei a AerCap Holdings. Lo scrive Bloomberg. Ford Motor -0,12%. La casa automobilistica lancerà nel 2014 ventitre nuovi modelli.

MERCATI ASIATICI

Borsa Tokyo contrastata: Nikkei positivo, Topix in calo

Nikkei in moderato rialzo al termine della seduta di questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15403,11 con un progresso dello 0,40%. Le oscillazioni di oggi non modificano il quadro grafico di fondo vede l’indice impegnato a consolidare il rally degli ultimi mesi. La permanenza al di sopra della linea di tendenza che guida il rialzo dai minimi di luglio, coincidente a quota 14500 con la media mobile a 100 giorni, appare strategica non solo per assistere ad un rimbalzo a 16000 punti circa, riferimento in prossimità del quale si collocano i record dell’anno, ma anche per credere nel proseguimento del cammino verso il target dei 16400 punti sul limite superiore del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Ulteriori conferme giungeranno al superamento di quota 15800. La violazione di area 14500 rischierebbe invece di anticipare ribassi ben più ampi, creando le premesse per una rivisitazione dei minimi di agosto, a 13200.

In calo il Topix che ha terminato la seduta a 1238,88 punti (-0,27%). Sul versante macroeconomico il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese ha comunicato questa mattina il dato finale sulla Produzione Industriale di ottobre. L’indice è salito dell’1,0% oltre le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento dello 0,5%. Su base annuale il dato ha fatto segnare un aumento del 5,4%, mentre la capacità di utilizzazione degli impianti è cresciuta del 1,2% in linea con la rilevazione di settembre. Sul fronte societario tornano a crescere i titoli esportatori, grazie all’indebolimento dello yen rispetto al dollaro: Casio (+1,91%),  Mazda (+2,07%), Toyota (+0,16%).  In calo Nippon Telegraph (-1,65%) dopo l’annuncio della vendita di una quota della società da parte del governo giapponese. Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un ribasso dello 0,26%, Hong Kong cresce dello 0,23%. Ancora debole la borsa di Shanghai, -0,14%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee poco mosse, giù Peugeot

Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta dell’ottava poco mosse. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,02%, il Cac40 di Parigi lo 0,09% e l‘Ibex35 di Madrid lo 0,3%. Poco sotto la parità il Ftse100 di Londra (-0,1%).

Sul fronte settoriale acquisti sui bancari, sui tecnologici e sugli assicurativi. In calo il comparto alimentare e quello petrolifero. Tra i singoli titoli male Peugeot (-8%). General Motors ha annunciato la vendita dell’intera quota (pari al 7% del capitale) detenuta nel costruttore di auto francese. BP -0,4%. Ubs ha tagliato il rating sulle azione del gruppo petrolifero a neutral da buy. Basf -0,2%.

La controllata Wintershall (più grande distributore di gas tedesco) ha annunciato la cessione di attività petrolifere e gas nel Mare del Nord all’ungherese MOL per 375 milioni di dollari.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana in recupero con i bancari, MPS in controtendenza

Il Ftse Mib segna +0,53%, il Ftse Italia All-Share +0,50%, il Ftse Italia Mid Cap +0,23%, il Ftse Italia Star +0,21%.

Borse europee in lieve rialzo. Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,38%, il Nasdaq Composite a -0,14% e il Dow Jones a -0,66%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero recupero. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,40%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,12%.
Bancari in recupero dopo la flessione di ieri. Standard & Poor’s ha confermato le proprie valutazioni sul debito italiano: rating BBB/A-2 e outlook negativo. Positive UBI Banca (+1,2%), Intesa Sanpaolo (+1,1%), Unicredit (+1%).

In bella evidenza Mediobanca (+2,2%): Il Giornale scrive che Vincent Bollorè ha trovato il partner estero che andrà a sostituire Groupama (che ha deciso di vendere il suo 4,9%) nel Gruppo C del patto che controlla Piazzetta Cuccia. La quota dei soci esteri rimarrà all’11%: il nuovo azionista acquisterà il 3% mentre Bollorè salirà dal 6 all’8 per cento. Il finanziare transalpino ha dichiarato che il nome del nuovo socio (non francese) sarà reso noto a fine Dicembre.

In controtendenza Banca MPS (-2,8%). Ieri il cda di Rocca Salimbeni ha esaminato la richiesta della Fondazione MPS di rimandare di un trimestre l’aumento di capitale, operazione che il board vorrebbe effettuare già a gennaio. Il cda ha sostanzialmente respinto la richiesta per cui, se non interverranno novità nelle prossime due settimane , si andrà allo scontro nelle assemblee di fine Dicembre. Buon avvio per Snam (+1,9% a 3,7860 euro) grazie a UBS: gli analisti della banca elvetica hanno migliorato la raccomandazione sul titolo da “neutral” a “buy” (acquistare) e incrementato il target price da 3,80 a 4,00 euro. Perde terreno Enel (-0,3%): gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di peggiorare da “neutral” a “sell” (vendere) la raccomandazione sul titolo.


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TITOLI DEL GIORNO
Quadro grafico delicato per Atlantia che potrebbe aver toccato con i massimi di fine novembre a 16,66 euro il picco relativamente all’uptrend in atto dai minimi di giugno 2012. Il top di fine ottobre, sostanzialmente allineato con quello di novembre, a 16,55 euro, si colloca infatti sul lato superiore sia del canale crescente disegnato dai minimi di giugno 2012 sia su quello del canale, interno al precedente, che sale da giugno 2013. L’aver tentato per due volte, senza successo, la rottura di questa resistenza, espone ora il titolo al rischio di movimenti in direzione contraria, con obiettivi almeno sulla base del canale piu’ ampio, passante a 13,30 euro circa. Conferme in questo senso verrebbero in caso di violazione di minimi di novembre, a 15,34 euro, al di sotto dei quali i prezzi si troverebbero a violare anche la media mobile a 100 giorni. Un primo supporto il titolo potrebbe incontrarlo gia’ a 14,65, base del gap rialzista del 5 settembre, il successivo a 13,38, base del gap del 23 luglio, praticamente allineato con la base del citato canale. Solo oltre area 16,65/70 i timori di nuovi cali verrebbero cancellati ed i prezzi potrebbero dirigere verso il lato alto del trading range disegnato dai minimi di marzo 2009, passante a 17,80 euro.
Per chi volesse comprare il titolo sono possibili interventi sulla debolezza in area 15,50 con stop loss sotto 15,30 e target a 16,65.
Per chi gia’ detiene il titolo mantenere lo posizioni con stop sotto 15,30 incrementandole oltre 16,70 per il test di 17,80.

Tenaris evidenzia lo sviluppo di un trend ribassista a partire dai top di settembre che è stato riattivato dalla recente violazione del forte supporto in area 16,40, media mobile a 200 sedute. Il fatto che questo riferimento coincidesse con la neck line del testa e spalle formatosi a partire dai massimi di agosto non fa che aggravare la situazione, aumentando il rischio che il ribasso possa proseguire fino ad interessare i minimi di giugno a 14,72. Per cancellare i segnali negativi e sperare in un recupero servirebbe invece la rottura di 16,30, linea che sale dai minimi di ottobre 2011. In quel caso resistenze a 16,75 e 17,10.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 16,30 protetti da stop sotto 16,00, con target a 16,75 e 17,10 euro.
Per chi già detiene il titolo mantenere le posizioni aperte sopra 15,40 per 16,75 e 17,10 euro.

Da circa un mese Credem si muove lateralmente all’interno di una fascia compresa tra 5,40 e 5,85 euro, in una tipica formazione che configura una fase di consolidamento dopo il consistente rally originato dal minimo di Settembre a 4,046. Normalmente tali formazioni anticipano la ripresa del movimento precedentemente in atto ed è quindi lecito attendersi il superamento di 5,85 con estensioni verso 6,30 (proiezione verso l’alto della fascia di cui sopra) e 6,85/6,90, massimi del settembre 2008. Discese sotto 5,40 preannuncerebbero invece un test di 5,15/5,20, riferimento decisivo per scongiurare l’avvio di una significativa correzione del rialzo visto negli ultimi tre mesi.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 5,85 per 6,30, stop sotto 5,40.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 5,85 per 6,85, ridurre sotto 5,40 e uscire alla violazione di 5,15.

DATI MACRO ATTESI

Venerdì 13 Dicembre 2013
05:30 GIA Produzione industriale ott;
09:00 SPA Inflazione (finale) nov;
11:00 EUR Variazione occupazione;
14:30 USA Indice prezzi alla produzione nov.


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HEADLINES
Banca MPS: cda respinge richiesta Fondazione slittamento tempi aumento di capitale
Il CdA di Banca Monte Paschi di Siena si è espresso con delle considerazioni sulla proposta di Fondazione Monte Paschi di rinviare a giugno l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro previsto per la banca. In sostanza i manager hanno espresso contrarietà alla proposta giudicando rischioso e costoso uno spostamento dell’operazione oltre le attuali previsioni per il mese di gennaio.

Basf, Wintershall cede asset per 375 milioni di dollari all’ungherese MOL
Wintershall, il più grande distributore di gas tedesco controllato dal gigante della chimica Basf, ha deciso di cedere attività petrolifere e gas nel Mare del Nord all’ungherese MOL. Gli attivi (sono dei giacimenti dei quali Wintershall non è operatore) sono stati valutati complessivamente 375 milioni di dollari. Il closing dell’operazione è atteso per il primo trimestre del 2014. Al gruppo MOL fa riferimento anche la raffineria IES di Mantova, in Italia.

Snam, UBS migliora le valutazioni
Gli analisti della banca elvetica UBS hanno migliorato la raccomandazione sul titolo Snam da “neutral” a “buy” (acquistare) e incrementato il target price da 3,80 a 4,00 euro.

Est Reti Elettriche ed Est Più: accordo fra Eni ed Hera
In virtù del via libera da parte dell’Antitrust Eni controllerà interamente Est Più, mentre ad AcegasAps (Gruppo Hera) andrà il 100% di Est Reti Elettriche In data odierna, a seguito dell’ottenimento del nulla osta da parte della competente Autorità Antitrust, è stata data attuazione all’accordo quadro stipulato tra Eni ed AcegasAps (Gruppo Hera) lo scorso 30 settembre, relativo al riassetto delle partecipazioni nelle società energetiche goriziane: Est Reti Elettriche (distribuzione energia elettrica con circa 22.000 punti di fornitura) ed Est Più (vendita gas ed energia elettrica a circa 70.000 punti di fornitura). Nello specifico, in attuazione dei relativi contratti di compravendita sono state perfezionate le 2 seguenti operazioni. – Acquisizione da parte di AcegasAps del 70% del pacchetto azionario di Est Reti Elettriche (società di distribuzione di energia elettrica, con circa 22.000 utenze allacciate), precedentemente detenuto da Eni. AcegasAps deteneva già il 30% di tale società. – Acquisizione da parte di Eni del 30% del pacchetto azionario di Est Più (società di vendita gas ed energia elettrica, con circa 70.000 punti di fornitura), precedentemente detenuto da AcegasAps. Eni deteneva già il 70% di tale società A seguito delle operazioni sopra descritte, l’assetto proprietario delle 2 società risulta dunque il seguente: – Est Reti Elettriche: 100% AcegasAps – Est Più: 100% Eni. L’operazione segue di alcune settimane l’accordo, sempre fra Eni e AcegasAps, in virtù del quale quest’ultima ha incrementato al 50% la propria partecipazione in Isontina Reti Gas (distribuzione gas con 59.000 punti di riconsegna gestiti), che attualmente risulta partecipata per il rimanente 50% da Eni.

Enel, downgrade di Goldman Sachs a sell
Gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di abbassare da neutral a sell il giudizio su Enel.

RSA riduce le stime sugli utili: Simon Lee lascia il board mentre crescono gli ammanchi in Irlanda
Il gruppo assicurativo RSA ha annunciato che la controllata RSA Insurance Ireland ha completato la review delle riserve annunciata nelle comunicazioni del 5 novembre scorso. In base ai controlli effettuati le riserve irlandesi hanno rilevato la necessità di un consolidamento di circa 130 milioni di sterline. Si tratta di risorse che si aggiungono ai 70 milioni di sterline già messi in conto lo scorso 8 novembre e collegati a uno scandalo che ha coinvolto la società Oggi RSA intende iniettare capitale per 135 milioni di sterline nella controllata irlandese al fine di mantenere il solvency ratio del gruppo sopra il 200 per cento. Nel frattempo le verifiche di PwC sulla società proseguono. RSA segnala anche che le condizioni meteorologiche di dicembre, con tempeste nel Regno Unito e in Scandinavia hanno portato a richieste di risarcimento per 25 milioni di sterline per il gruppo. L’impatto di questi eventi porta a una ulteriore riduzione delle stime sugli utili 2013 con un return on equity atteso da RSA quest’anno nel range del 3-4 per cento. L’impatto di questi fattori inoltre sarà ponderato quando il board dovrà decidere sulla proposta di dividendo per il 2013 il prossimo febbraio 2014. RSA ha accettato le dimissioni di Simon Lee, group chief executive, che lascerà la società con effetto immediato, ad interim è stata eletto presidente esecutivo Martin Scicluna.
Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deliberato la nomina di Sergio De Luca quale nuovo Direttore Generale Operations della Società, che riporterà all’Amministratore Delegato, Alessandro Pansa, al quale il Consiglio di Amministrazione ha dato contestualmente mandato di provvedere al conferimento delle relative deleghe e attribuzioni, volte al rafforzamento del presidio svolto dalla Holding sulle attività delle società operative del Gruppo. L’assunzione da parte dell’ing. De Luca della responsabilità della Direzione Generale Operations avrà efficacia dal 1° gennaio 2014. Sergio De Luca, a seguito del nuovo incarico ricevuto dalla controllante Finmeccanica, ha rinunciato alla carica di Amministratore Delegato ed è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione in sostituzione del dott. Calabria, che ha rinunciato a tale posizione. L’incarico di nuovo Amministratore Delegato sarà ricoperto dall’ing. Stefano Siragusa, cooptato dall’odierno Consiglio di Amministrazione in sostituzione del Vice Presidente, ing. Giancarlo Grasso, che ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di componente del Consiglio di Amministrazione in quanto destinato ad altro incarico nell’ambito del Gruppo. L’ing. Siragusa è stato nominato anche Direttore Generale della Società. L’incarico di Vice Presidente è stato attribuito al dott. Calabria, in sostituzione dell’ing. Grasso.

ADVFN – Report dei mercati 11/12/2013

MERCATO USA
Wall Street chiude in ribasso, nuovo record per Twitter

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,33%, l’S&P500 lo 0,32% e il Nasdaq Composite lo 0,2%. Toll Brothers -0,71%%. Il costruttore di case di lusso ha chiuso il quarto trimestre con un giro d’affari di 1,04 miliardi di dollari, in crescita del 65% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. L’utile si è attestato a 94,9 milioni (0,54 dollari per azione) in calo rispetto ai 411,4 milioni del 4Q 2012 che però beneficiava di imposte differite per 394,7 milioni. Gli analisti si attendevano un Eps adjusted di 0,43 dollari su ricavi per 1,03 miliardi. Twitter +5,8%. Il titolo del social media ha toccato un nuovo record a 52,58 dollari. Lo scorso 7 novembre le azioni erano state collocate a 26 dollari. PVH +3,48%. Il colosso della moda che controlla marchi come Calvin Klein e Tommy Hilfiger ha chiuso il terzo trimestre con un utile superiore alle attese.

Broadcom +2,26%. Il produttore di chip ha rivisto al rialzo le previsioni sui ricavi del quarto trimestre a 2-2,05 miliardi di dollari. General Motors -1,22%. La casa di Detroit ha annunciato che Mary Barra sarà il nuovo Ceo del a partire dal mese prossimo al posto di Dan Akerson. Il Tesoro Usa ha venduto la restante partecipazione nel produttore di auto. AutoZone +3,17%. La catena di autoricambi ha chiuso il primo trimestre con un utile di 218,1 milioni di dollari (6,29 dollari per azione), in crescita rispetto ai 203,45 milioni di un anno prima. I ricavi sono saliti del 5,1% a 2,09 miliardi. Gli analisti si attendevano un Eps di 6,28 dollari su ricavi per 2,1 miliardi. Texas Instruments -0,39%. Il produttore di chip ha annunciato le proprie stime per il quarto trimestre. I ricavi sono attesi tra 2,92 e 3,04 miliardi di dollari mentre l’utile per azione è visto tra 0,44 e 0,48 dollari. In precedenza la società stimava un Eps di 0,42-0,50 dollari su ricavi per 2,86-3,1 miliardi.

MERCATI ASIATICI

Borsa Tokyo debole, in attesa della Fed

Il Nikkei termina la seduta in calo, a 15515,06 punti con un ribasso dello 0,62%. La flessione ha spinto i prezzi fino ad un minimo a 15386 punti per una parziale copertura del gap rialzista del 9/12 senza comportare tuttavia l’invio di segnali grafici rilevanti. La permanenza al di sopra del sostegno posto a 14500 appare infatti strategica per il proseguimento del cammino verso i target dei 16000 punti, riferimento in prossimità del quale si collocano i record dell’anno, e dei 16400, sul limite superiore del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Ulteriori conferme giungeranno al superamento dei recenti massimi toccati a 15800 punti. Sotto 14950, ed a maggior ragione alla violazione di 14500, verrebbero invece gettate le basi per una flessione più estesa: discese sotto questo riferimento allontanerebbero definitivamente l’indice dal percorso rialzista disegnato nell’ultimo anno, creando le premesse per una rivisitazione dei minimi di agosto, a 13200. In calo anche il Topix che ha terminato la seduta a 1256,33 punti (-0,47%).

Sul versante macroeconomico la Banca del Giappone questa mattina ha reso noto il dato relativo all’Indice dei prezzi dei beni acquistati dalle aziende. In novembre l’indice è cresciuto dello 0,1% su base mensile (in linea con il consensus). Su base annuale il dato ha registrato un incremento del 2,7%, in linea con le attese.  L’Ufficio di Gabinetto giapponese ha reso noto questa mattina il dato relativo agli Ordini di Macchinari di ottobre. Il valore totale degli ordini di macchinari ricevuti da 280 produttori che operano in Giappone è diminuito del 4,6% in ottobre rispetto al mese precedente su base destagionalizzata. Gli ordini di macchinari del settore privato, esclusi quelli soggetti ad una maggiore volatilità (macchinari per navi e quelli di aziende di energie elettrica), sono aumentati dello 0,6% rispetto alla rilevazione di settembre (-2,1%). Sul fronte societario continua a crescere Yahoo! Japan (+4,65%) dopo che Goldman Sachs ha aggiunto il titolo alla propria “convinction buy list”.

JPMorgan ha inoltre avviato la copertura del titolo con “overweight”. Nippon Paper Industries perde il 4,40% come conseguenza del taglio del rating da parte di SMBC Nikko Securities.  Debole il comparto bancario: Mitsubishi UFJ cede l’1,08%, Sumitomo Mitsui Financial lo 0,60% e Mizuho Financial lo 0,47%.  Negative le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un calo dello 0,78%, Hong Kong scende dell’1,47%. Male anche la borsa di Shanghai, -1,65%.


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MERCATI EUROPEI
Borse europee sopra la parità, acquisti su Vivendi e Inditex

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta sopra la parità. Il Cac40 di Parigi guadagna lo 0,4%, il Ftse100 di Londra lo 0,05%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,35%. Invariato il Dax30 di Francoforte.
Vivendi +1,8%. Bernstein ha alzato il rating sul conglomerato francese a outperform da market perform.

Inditex +1%. Il gruppo di abbigliamento spagnolo ha chiuso i primi nove mesi con un giro d’affari di 11,93 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto ad un anno prima. L’utile si è attestato a 1,67 miliardi (+1%). Nelle prime sei settimane del trimestre in corso le vendite sono salite del 10%.
HSBC +0,1%. L’istituto di credito britannico ha annunciato di aver ceduto l’8% del capitale di Bank of Shanghai al gruppo spagnolo Banco Santander.

Air Liquide +0,3%. Il produttore francese di gas industriali, nel corso dell’Investor Day a Parigi, ha detto di attendersi al 2015 una crescita media annua dei ricavi tra il 5% ed il 7%. Nell’esercizio in corso è previsto un incremento dell’utile. L’agenzia Standard and Poor’s ha alzato il rating della società ad “A+” da “A” con outlook stabile.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana appena sotto la parità. Affonda Mediolanum, in verde Mediaset

Il Ftse Mib segna -0,06%, il Ftse Italia All-Share -0,07%, il Ftse Italia Mid Cap +0,18%, il Ftse Italia Star +0,09%. Borse europee poco mosse in avvio. Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,32%, il Nasdaq Composite a -0,20% e il Dow Jones a -0,33%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve flessione. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -0,62%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare -1,71%.

In netto calo Mediolanum (-5,1% a 6,09 euro) dopo la vendita attraverso un accelerated bookbuilding rivolto a investitori istituzionali di una quota del 5,61% da parte di Fininvest a un prezzo di 6,12 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 253 milioni di euro. Di converso, sale l’altra controllata Mediaset (+1,5%). Debole Diasorin (-2,3%) dopo che Borsa Italiana ha annunciato che dal 23 Dicembre il titolo uscirà dal paniere dell’indice Ftse Mib insieme a Parmalat (+0,1%). In forte rialzo Yoox (+4%) che farà invece il suo ingresso nell’indice principale.

Banca MPS (-1,2%) perde terreno dopo che la presidente della Fondazione MPS, Antonella Mansi, ha dichiarato al Sole 24 Ore che l’ente senese primo azionista di Rocca Salimbeni intende far slittare a giugno l’aumento di capitale attualmente previsto per il primo trimestre 2014. Leggero calo per ENI (-0,2%) in scia alla decisione di Deutsche bank di abbassare la raccomandazione sul titolo da “buy” (acquistare) a “hold” (mantenere). Buzzi Unicem (+1,3% a 12,54 euro) in verde grazie a Deutsche Bank che ha incementato il taregt price sul titolo da 13,20 a 16,00 euro, con raccomandazione “buy” (acquistare) confermata. WDF (+0,9%) in progresso grazie a Nomura che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione “buy” (acquistare).


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TITOLI DEL GIORNO
Diasorin in calo ma per il momento la flessione ha tratti solo correttivi. Diasorin ha avviato una fase di ribasso dopo aver toccato il 27 novembre a 36 euro il picco del 2013 (avvio di anno a 30,54 euro). La discesa tuttavia si e’ fermata il 6 dicembre a 33,42 senza intercettare i supporti ritenuti chiave in questa fase di area 32,85, dove corrono parallele la media mobile a 100 giorni e la trend line che sale dai minimi di aprile. Solo la violazione di questo duplice sostegno farebbe temere l’avvio di una fase correttiva estesa del rialzo in atto dai minimi di 25,95 toccati a marzo con obiettivi fino ai 30 euro almeno. La tenuta del supporto indicato e la rottura di 35 dovrebbero invece favorire un nuovo test dei record annuali. In caso di superamento anche dei 36 euro il target si sposterebbe a 37,50 circa, lato alto del canale disegnato dai minimi di aprile.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura dei 35 euro per intervenire con target a 37,50 e stop sotto 34,5.
Per chi gia’ detiene il titolo mantenere subito al di sotto di 32,80 lo stop per le posizioni in essere, incrementarle oltre 36 per 37,50.

Mediaset ha testato con i minimi di lunedì a 2,972 un supporto statico offerto dai minimi allineati di agosto e settembre. Sotto questo riferimento, coincidente con il 38,2% di ritracciamento del rialzo in forza dal novembre 2012, si aprirebbero spazi di discesa verso il livello di Fibonacci successivo, pari al 50% a 2,60 circa. Al contrario la tenuta di area 3,00, seguita da reazioni oltre 3,44, permetterebbe di allentare le recenti tensioni ribassiste, prospettando un nuovo test dei record annuali a 3,994.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali con stop sotto 2,75 euro,  per il target a 3,43 e 4,00 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere uno stop sotto 2,75. Incrementare oltre 3,43 per il test di 4,00 euro.

Ieri Unipol ha oltrepassato la resistenza dinamica rappresentata dalla linea discendente tracciata dal massimo annuale a 4,2140 euro toccato a metà ottobre. Si tratta di un segnale rialzista capace di anticipare un allungo verso 4,07 in prima battuta e quindi sui citati 4,2140. Al di sopra di questo ultimo livello verrebbe riattivata la tendenza ascendente di lungo periodo verso area 5,20, picco dell’aprile 2012. Indicazioni di tenore opposto arriverebbero invece a seguito di discese sotto quota 3,60, prologo a un approfondimento sui 3,30/3,35 almeno.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long sui livelli attuali per 4,07 e 4,2140, stop sotto 3,80.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 4,2140 per 5,20, ridurre sotto 3,60 e uscire alla violazione di 3,30.

DATI MACRO ATTESI

Mercoledì 11 Dicembre 2013
00:50 GIA Ordinativi di macchinari ott;
07:30 FRA Occupati non agricoli (finale) T3;
08:00 GER Inflazione (finale) nov;
16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.


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HEADLINES
Mediolanum: Fininvest cede il 5,61% del capitale a 6,12 euro per azione
Fininvest comunica che UniCredit, in qualità di Sole Bookrunner – in collaborazione con Kepler Cheuvreux – ha completato con successo il collocamento di complessive 41.300.000 azioni ordinarie di Mediolanum, pari al 5,61% del capitale sociale. Il collocamento, realizzato attraverso un accelerated bookbuilding rivolto a investitori qualificati italiani ed esteri, si è chiuso ad un prezzo finale pari a euro 6,12 per azione con un incasso netto da parte di Fininvest di circa 253 milioni di euro. L’operazione sarà regolata il 16 dicembre 2013.

Eni, Deutsche Bank riduce il rating a hold
Deutsche Bank ha deciso di abbassare il giudizio su Eni dal precedente buy a hold.

WDF: Nomura avvia copertura con “buy”
Gli analisti di Nomura hanno avviato la copertura sul titolo WDF con raccomandazione “buy” (acquistare).

Usa, scatta il divieto di trading proprietario per le banche d’affari
Il direttorio della Federal Reserve ha annunciato che alle banche indicate dalla sezione 619 della Dodd-Frank Act, la legge che negli Stati Uniti punta a cambiare le regole di Wall Street, sarà richiesta una piena aderenza ai principi del provvedimento. In particolare la sezione 619 della Dodd-Frank, comunemente nota come Volcker Rule, proibisce che le istituzioni che gestiscono depositi garantiti e ogni compagnia a loro affiliata si impegnino nel trading proprietario di breve termine con alcuni titoli, derivati e altri strumenti finanziari per conto della stessa società, con alcune eccezioni correlate al market making e alle attività di risk-hedging (l’hedging teso a ridurre il rischio). In altri termini si vuole evitare che le banche utilizzino i depositi dei clienti per investimenti finanziari a rischio.  Posti anche dei limiti alle banche d’affari in relazione con hedge fund (i fondi speculativi) e con i fondi di private equity.  L’implementazione delle nuove regole dovrà avvenire entro il 21 luglio 2014, ma il periodo di adeguamento alle nuove regole è stato esteso di un anno dal board della Fed per assicurare una reale conformità degli istituti alle nuove direttive. La responsabilità per l’applicazione di questo provvedimento, che giunge a sei anni dall’avvio della crisi finanziaria, ricade, oltre che sul board della Fed, anche su Office of the Comptroller of the Currency, Federal Deposit Insurance Corporation, Commodity Futures Trading Commission e Securities and Exchange Commission: tutte queste agenzie hanno la responsabilità di attivare la Volcker Rule con specifici regolamenti.

Ecofin, prossima riunione il 18 dicembre. Ancora da definire i dettagli sull’unione bancaria
Nonostante la trattativa sia terminata oltre la mezzanotte, i 28 Ministri delle Finanze dell’Unione Europea riuniti nell’Ecofin hanno deciso di riunirsi nuovamente il 18 novembre per definire gli accordi sul meccanismo dell’unione bancaria. Michel Barnier, commissario al Mercato interno della Ue ha affermato che, data la complessità del tema, la necessità di un altro incontro è normale. Un’intesa generale è stata però già trovata su molte cose, in primis sulla graduale mutualizzazione del fondo unico che verrà associato al meccanismo comunitario di gestione delle crisi bancarie. Fabrizio Saccomanni, Ministro dell’Economia italiano, precisa che esiste un’intesa sugli elementi essenziali, ma rimane ancora molto lavoro da fare sul piano giuridico. La bozza stilata ad oggi dall’Ecofin prevede che i costi di una eventuale ristrutturazione siano in un primo tempo nazionali e solo dopo diventino europei. Per il presidente di turno dell’Ecofin Rimantas Sadzius esiste un quadro all’interno del quale lavorare per raggiungere la prossima settimana un compromesso legale

Air Liquide: al 2015 attesa crescita media annua dei ricavi del 5-7%
Air Liquide, produttore francese di gas industriali, nel corso dell’Investor Day a Parigi ha detto di attendersi al 2015 una crescita media annua dei ricavi tra il 5% ed il 7%. Nell’esercizio in corso è previsto un incremento dell’utile.

ADVFN – Report dei mercati 06/12/2013

MERCATO USA
Wall Street chiude in calo, torna la paura del “tapering”
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,43%, l’S&P500 lo 0,43% e il Nasdaq Composite lo 0,12%. Sui mercati torna a salire il rischio del “tapering”, la riduzione degli stimoli monetari da parte della Fed, dopo i buoni dati macro pubblicati in giornata.
La stima preliminare del PIL relativo al terzo trimestre 2013 ha evidenziato un incremento del 3,6% (superiore dello 0,6% al consensus) mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 29 novembre si sono attestate a 298 mila unità, al di sotto delle attese degli analisti (pari a 325 mila unità).
Sul fronte societario Apple +0,51%. Il gruppo di Cupertino ha siglato un accordo di lungo termine con China Mobile Ltd per la commercializzazione e la distribuzione degli iPhone in Cina. Tiffany +1,26%. Goldman Sachs ha inserito il titolo nella propria “Conviction Buy List”. General Motors +0,98%. La casa di Detroit ha annunciato che entro la fine del 2015 ritirerà dal mercato europeo il marchio Chevrolet a causa dei deboli risultati. L’operazione comporterà oneri straordinari compresi tra 700 milioni e un miliardo di dollari.
Electronic Arts -5,95%. Il produttore di videogame ha deciso di risolvere i problemi di “Battlefield 4” ed ha sospeso temporaneamente la pubblicazione delle future espansioni. Dollar General +6,1%. La catena di discount ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 237,4 milioni di dollari, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono saliti a 4,4 miliardi da 4 miliardi mentre l’Eps adjusted si è attestato a 0,72 dollari. Gli analisti si attendevano un Eps adjusted di 0,70 dollari su ricavi per 4,4 miliardi. La società ha alzato la parte bassa della guidance 2013 e ora stima un utile compreso tra 3,18 e 3,22 dollari contro i 3,15-3,22 previsti in precedenza.

Walt Disney +0,37%. Il Board della società di intrattenimento ha alzato il dividendo annuale del 15% a 0,86 dollari per azione. Microsoft -2,41%. Alan Mulally resterà alla guda di Ford Motor fino a fine 2014.

 
MERCATI ASIATICI
Moderato rialzo a Tokyo: scambi ridotti in attesa dei dati sul lavoro Usa
Nikkei positivo in chiusura di ottava. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15299,86, in progresso dello 0,81%, recuperando terreno sul finale di seduta dopo un avvio incerto e piuttosto nervoso. La correzione in atto dai top di dicembre si e’ per il momento mantenuta a distanza dal supporto in area 14950, ex resistenza coincidente con il picco di luglio, lasciando intatta la possibilita’ che lo slancio partito in novembre possa proseguire verso i 16000 punti, per un nuovo confronto con i record toccati a maggio e più in alto verso obiettivi in area 16500, lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Discese fino a 14500 non danneggerebbero comunque le prospettive di successivi rialzi. La violazione in questo punto della media mobile a 100 giorni, riferimento strategico in ottica temporale piu’ estesa, rischia invece di anticipare ribassi ben piu’ ampi. Moderata crescita per il Topix che ha terminato la seduta a 1235,83 punti (+0,50%).
Sul versante macroeconomico il leading index giapponese (indice anticipatore) è salito nel mese di ottobre a 109,9 punti dai 109,2 punti del mese precedente in linea con il valore atteso dagli analisti. Lo ha comunicato l’Ufficio di Gabinetto del governo giapponese che ha pubblicato il dato preliminare dell’indice. L’indice coincidente, che riflette le condizioni economiche attuali, ha fatto registrare un incremento, dai 108,4 punti di settembre a 109,6 punti..
Sul fronte societario spicca il rialzo di Advantest (+6,14%): secondo indiscrezioni di stampa il programma di riduzione di costi avviato dalla società leader nei sistemi di collaudo automatico per semiconduttori avrebbe portato dei buoni risultati. Ben comprata Fujifilm Holding (+3,97%), entrata in un consorzio che sviluppa un farmaco per l’Alzehimer.  In ripresa Panasonic (+2,99%) e altri titoli esportatori, dopo le prese di profitto che avevano caratterizzato le precedenti sedute: Nissan Motor (+1,93%), Mazda Motor (+1,29%), Sharp (+2,42%).
Seduta contrastata per le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un calo dello 0,22%, Hong Kong cresce dello 0,31%. Negativa la borsa di Shanghai, -0,59%.


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MERCATI EUROPEI

Borse europee positive, male TnT Express e Givaudan

Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta dell’ottava in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,56%, il Cac40 di Parigi lo 0,33%, il Ftse100 di Londra lo 0,3%. Sotto la parità invece l’Ibex35 di Madrid (-0,18%).

Tnt Express -5%. PostNL ha annunciato la cessione del 15% del capitale del corriere espresso. Alcatel-Lucent +0,5%. Il gruppo di infrastrutture per telecomunicazioni ha annunciato di aver raccolto 956,7 milioni di euro dall’aumento di capitale. Le nuove azioni (offerte a 2,10 euro per azione nel rapporto di 8 nuove ogni 41 possedute) saranno quotate sul NYSE Euronext da lunedì 9 dicembre. Da lunedì 23 dicembre il titolo Alcatel-Lucent tornerà sul listino principale Cac40 di Parigi al posto di Stm.

Givaudan -5%. Nestlé ha annunciato la cessione del 10% del capitale del produttore svizzero di fragranze e profumi. Il controvalore dell’operazione è pari a circa 1,14 miliardi di franchi svizzeri. Deutsche Telekom +1,1%. Exane ha alzato il rating sul titolo del colosso telefonico tedesco a outperform da neutral. Air France-KLM -0,2%. Il traffico passeggeri della compagnia aerea nel mese di novembre è cresciuto dello 0,9%.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana in leggero ribasso. Molto debole MPS

Il Ftse Mib segna -0,23%, il Ftse Italia All-Share -0,22%, il Ftse Italia Mid Cap -0,18%, il Ftse Italia Star -0,30%.

Borse europee in recupero dopo la flessione di ieri. Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,43%, il Nasdaq Composite a -0,12% e il Dow Jones a -0,43%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo dello 0,2% circa. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,81%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare +0,13%.

In forte ribasso Banca MPS (-3,6% a 0,1620 euro): Bank ok America-Merrill Lynch ha ridotto il prezzo obiettivo sul titolo da 0,20 a 0,12 euro, con giudizio “underperform” (farà peggio del mercato/settore) confermato.

Lieve calo per Generali (-0,6% a 16,12 euro) dopo che Société Générale ha peggiorato la raccomandazione sul titolo a “sell” (vendere) dal precedente “hold” (mantenere) con il target price che scende a 14 euro dal precedente 15,5 euro.

Ottimo inizio di seduta per Prysmian (+1,5% a 18,05 euro) grazie a Morgan Stanley che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione “overweight” (sovrapesare rispetto al mercato/settore) e target price a 22 euro.

Positiva Banco Popolare (+1,2%) sempre in scia alle indiscrezioni relative a negoziati con 4-5 soggetti per la cessione di crediti problematici. Da segnalare il lieve rialzo di BP Milano (+0,3%) dopo il botta e risposta tra Piero Lonardi (candidato alla presidenza della banca Meneghina in concorrenza con Giarda) e Massimo Masi (segretario del potente sindacato Uilca): Lonardi ha prospettato l’ipotesi di fusione, Masi ha negato in modo netto. Da alcuni mesi circolano indiscrezioni relative a una aggregazione BP Milano-Banco Popolare.

In verde Atlantia (+0,6% a 15,85 euro): Morgan Stanley ha alzato la raccomandazione sul titolo a “overweight” (sovrapesare rispetto al mercato/settore) da “equalweight”. Il target price sale a 19 euro dal precedente 15,3 euro. Ieri la controllata AdR ha collocato un bond a 7 anni da €600mln e richieste pari a 4,5 miliardi.


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TITOLI DEL GIORNO
Azimut si muove lateralmente a ridosso della linea di tendenza che scende dai massimi di ottobre, attualmente in area 19, in attesa di trovare gli spunti necessari per superarla riattivando così l’uptrend di lungo corso in direzione dei top annuali a 19,33 e verso nuovi record collocabili oltre area 21. La permanenza al di sopra del picco del 18 novembre, a 18,22, permetterebbe di credere in questa ipotesi rialzista. Al contrario la violazione di questo primo sostegno, avvalorata dal cedimento del supporto offerto in area 17,43 dalla media a 100 giorni, introdurrebbe approfondimenti con primo target a 16,35 circa per il test della linea che sale dai minimi di luglio 2012.Per chi volesse comprare il titolo: intervenire oltre 19 con target a 21 euro. Stop loss sotto 18,45 euro.Per chi già detiene il titolo: mantenere uno stop a 17,43. Incrementare oltre area 19 per il target a 21 euro.
Enel ha archiviato giovedi’ a 3,078 euro la quinta seduta consecutiva di ribasso. I prezzi sono andati incontro ad un vistoso calo a partire dallo “shooting star” del 27 novembre a 3,40 circa ed hanno ritracciato un terzo circa del rialzo dai minimi di luglio. La violazione della media mobile a 50 giorni, ora resistenza a 3,19, e del supporto di area 3,12, minimi di fine ottobre ed inizio novembre, costringe a considerare probabile il proseguimento della fase correttiva in atto. Sotto 3,03 conferme in questo senso per il test di 2,85 almeno. Supporto successivo a 2,70. Solo oltre 3,20 possibile un tentativo di ricopertura del gap ribassista del 2 dicembre, con lato alto a 3,34. Se i prezzi dovessero superare i massimi di area 3,40 il target si sposterebbe a 3,55, lato alto del canale che contiene l’andamento dei prezzi dai minimi di luglio 2012.Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 3,20 per il test di 3,34, stop loss sotto 3,13.Per chi gia’ detiene il titolo mantenere le posizioni con stop sotto i 3,03 euro, incrementare oltre 3,20 per il test di 3,34.
Interpump perde terreno e scende a testare i primi supporti significativi, ovvero quelli posizionati tra 7,90 e 8,00 euro. In caso di rottura di questi sostegni i prezzi scivolerebbero verso 7,60, riferimento determinante nel breve/medio periodo dato che la violazione dello stesso lascerebbe spazio a una correzione più consistente in direzione delle ex resistenze di area 7.  Nonostante le flessioni delle ultime sedute e i rischi di ulteriori ribassi nell’immediato, segnaliamo che il quadro grafico di fondo resta saldamente impostato al rialzo: il ritorno oltre 8,30 preannuncerebbe infatti un attacco al massimo storico a 8,69 toccato a Ottobre, limite oltre il quale assistere alla riattivazione del trend verso 10,50 circa.Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 8,30 per 8,69, stop sotto 8,10.Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 8,69 per 10,50, ridurre sotto 7,60 e uscire alla violazione di 7,00.
DATI MACRO ATTESI
Venerdì 6 Dicembre 2013

06:00 GIA Indice anticipatore (prelim.) ott;

12:00 GER Ordini all’industria ott;

14:30 USA Nuovi lavoratori dipendenti non agricoli nov;

14:30 USA Tasso di disoccupazione nov;

14:30 USA Redditi ott;

14:30 USA Consumi ott;

14:30 USA Deflatore consumi ott;

15:55 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) (prelim.) dic.


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HEADLINES
Prysmian: Morgan Stanley avvia copertura con “overweight”

Morgan Stanley che ha avviato la copertura sul titolo Prysmian con raccomandazione “overweight” (sovrapesare rispetto al mercato/settore) e target price a 22 euro.
Telecom Italia: a prestito convertendo applicate regole garanzia per operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha esaminato l’operazione di emissione del bond Guaranteed Subordinated Mandatotory Convertible Bond emesso da TI Finance e convertendo in azioni Telecom Italia per un importo di 1,3 miliardi di euro. Su richiesta del Comitato per Il Controllo e Rischi, la società ha considerato l’operazione del prestito convertendo come ‘operazione con parti correlate di maggiore rilevanza’; è stato pertanto effettuato l’iter istruttorio e decisionale di garanzia previsto dalle procedure interne per le operazioni con parti correlate. In proposito, si segnala che i sottoscrittori del Prestito convertendo ai quali è stato riconosciuto – su richiesta – un trattamento prioritario nel processo di allocazione delle obbligazioni sono: BlackRock, con un investimento di 200 milioni di euro per una quota del prestito pari al 15,38%, Telefonica, con un investimento di 103 milioni di euro, per una quota pari al 7,92%, Och Ziff Capital Management, con un investimento di 40 milioni di euro pari al 3,08%.
Gabetti Property Solutions: convertendo da €10mln riservato alle banche creditrici e aumento di capitale da €3mln

Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions esercitando la delega conferita dall’Assemblea degli Azionisti del 28 giugno 2013 e in esecuzione all’accordo di ristrutturazione dei debiti sottoscritto con gli istituti di credito lo scorso 20 giugno, ha deliberato l’emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo riservato agli istituti di credito titolari di crediti chirografari di categoria B e parti dell’Accordo di Ristrutturazione dei Debiti del 20 giugno 2013. L’effettiva emissione del bond convertendo avverrà dopo l’aumento di capitale per euro 19 milioni, deliberato il 14 novembre. L’ammontare dell’emissione sarà di massimi euro 10.000.000 (massime 10.000.000 obbligazioni a conversione obbligatoria del valore nominale unitario di euro 1,00). Previsto un  aumento di capitale sociale a servizio del Prestito Obbligazionario Convertendo: massimi euro 10.000.000,00 (comprensivi di sovrapprezzo), con imputazione di massimi euro 7.000,00 a capitale sociale e massimi euro 9.993.000,00 a sovrapprezzo, da attuarsi mediante emissione di azioni ordinarie. Il bond avrà durata fino al 31 dicembre 2023.
Atlantia: Adr emette prestito obbligazionario per 600 milioni di euro con scadenza 2021

Atlantia informa che Aeroporti di Roma S.p.A. (ADR) ha lanciato un prestito obbligazionario da 600 milioni di Euro, con scadenza il 20 febbraio 2021 (durata di 7 anni e 2 mesi). L’operazione è stata collocata con successo presso investitori istituzionali, con ordini da 4,5 miliardi di Euro e una forte domanda di investitori istituzionali di Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Olanda, oltre che dell’Italia. Particolarmente significative le condizioni ottenute: le obbligazioni a 7 anni con cedola fissa pari al 3,25% hanno un prezzo di emissione (re-offer price) di 99,824. Il rendimento a scadenza è pari al 3,28%, corrispondente ad un rendimento di 165 punti base sopra il tasso di riferimento (mid-swap). La data del regolamento e quindi l’emissione delle obbligazioni oggetto del prestito è prevista per il 10 dicembre 2013. Al programma di emissione le agenzie Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings hanno assegnato un rating creditizio rispettivamente pari a BBB+, Baa3 e BBB+. L’emissione consentirà ad ADR di rifinanziare anticipatamente debiti di medio-lungo termine di futura scadenza, fra cui le Tranche A2 e A3 dell’emissione Romulus del 2003, il Term Loan bancario stipulato nel 2012 e altri debiti, per un ammontare complessivo di circa 605 milioni di Euro.
Alcatel-Lucent: da aumento di capitale raccolti 956,7 milioni di euro, titolo torna sul Cac40

Alcatel-Lucent ha annunciato di aver raccolto 956,7 milioni di euro dall’aumento di capitale. Le nuove azioni (offerte a 2,10 euro per azione nel rapporto di 8 nuove ogni 41 possedute) saranno quotate sul NYSE Euronext da lunedì 9 dicembre. Da lunedì 23 dicembre il titolo Alcatel-Lucent tornerà sul listino principale Cac40 di Parigi al posto di Stm.

Givaudan: Nestlé cede il 10% del capitale

Nestlé ha annunciato la cessione del 10% del capitale di Givaudan, produttore svizzero di fragranze e profumi. Il controvalore dell’operazione è pari a circa 1,14 miliardi di franchi svizzeri.

ADVFN – Report dei mercati 05/12/2013

MERCATO USA
Borsa Usa: indici chiudono poco mossi

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta poco mossi. Il Dow Jones ha perso lo 0,16%, l’S&P500 lo 0,13% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,02%.

Secondo i verbali della Fed (Beige Book) l’economia statunitense ha continuato a crescere da inizio ottobre a metà novembre ad “un ritmo tra il modesto ed il moderato”. Nel corso della giornata sono stati comunicati alcuni importanti dati macroeconomici. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di novembre, una crescita di 215 mila nuovi impieghi. Il dato e’ risultato ben al di sopra delle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 173 mila posti di lavoro e superiore alla rilevazione precedente pari a 184 mila unità, rivisto da 130 mila. L’indice ISM non manifatturiero e’ sceso nel mese di novembre a 53,9 punti dai 55,4 del mese precedente. Il dato e’ risultato inferiore anche alle previsioni degli economisti fissate su un indice pari a 55 punti.

Sul fronte societario J.C. Penney -4,45%. La catena di grandi magazzini ha chiuso il mese di novembre con vendite a parità di negozi in crescita del 10,1% rispetto ad un anno prima.  eBay -1,62%. Evercore ha tagliato il rating sul titolo del sito di aste a equal-weight da overweight. Hewlett-Packard +2,29%. Secondo indiscrezioni il gruppo dell’hardware e del software potrebbe tagliare 1.100 posti di lavoro nel Regno Unito. Sears Holdings -8,33%. L’azionista di maggioranza, Edward Lampert, ha ceduto il 7% del capitale del retailer. Citigroup -0,17%. Goldman Sachs ha declassato il titolo della banca americana a neutral da buy. Express -22,98%. Il gruppo di abbigliamento ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 19,3 milioni di dollari, in crescita dell’11% rispetto ad un anno prima. I ricavi sono saliti del 7.4% a 503 milioni. La società ha rivisto al ribasso gli obiettivi per l’intero esercizio e ora stima un utile per azione compreso tra 1,46 e 1,51 dollari contro 1,52 -1,60 della precedente guidance.
MERCATI ASIATICI

Borsa di Tokyo cauta in attesa dei dati sull’occupazione Usa

Proseguono le vendite sul Nikkei che cede l’1,50% e termina gli scambi a 15177,49 punti. Discese fino a 14950, ex resistenza coincidente con il picco di luglio, resteranno compatibili con il quadro rialzista di fondo e potrebbero essere propedeutiche alla realizzazione di un tentativo di rimbalzo che, oltre quota 15800, spianerebbe la strada all’uptrend fino a 16000 punti, record annuali toccati lo scorso 25 maggio, e a 16400, sul lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno. Lo scenario grafico resterà invariato fino a quando i prezzi si manterranno sopra quota 14500 circa, linea di tendenza disegnata a partire dai minimi di giugno e punto di passaggio della media mobile a 100 giorni. Questo riferimento rappresenta infatti un supporto strategico nel medio lungo termine la cui eventuale violazione rischia di anticipare ribassi ben piu’ ampi. Nuovo ribasso anche per il Topix che ha terminato la seduta a 1229,65 punti (-0,91%).

Sul versante macroeconomico il Ministero delle Finanze giapponese ha annunciato di aver collocato 2177,3 mld yen in titoli a 10 anni. Il rendimento del JGB e’ salito a 0,648% (dal precedente 0,605%) e le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 4,01 volte, contro le 3,69 dell’asta precedente.

Sul fronte societario perdono ancora terreno i titoli esportatori penalizzati da un ulteriore rafforzamento dello yen contro dollaro: Nissan Motor (-3,51%), Mazda Motor (-2,72%), Sharp (-2,65%). Tra i ciclici arretrano rispettivamente dell’1,22% e del 2,69% Nippon Steel & Sumitomo Metal e Pacific Metal.

Moderato ribasso per  le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un calo dello 0,10%, Hong Kong dello 0,13%. Prese di beneficio sulla borsa di Shanghai, -0,23%.


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MERCATI EUROPEI

Borse europee poco mosse, vola AZ Electronic

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta poco mosse. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,19%, il Cac40 di Parigi lo 0,13% e il Ftse100 di Londra lo 0,26%. Sulla parità l’Ibex35 di Madrid.

AZ Electronic Materials +52%. La tedesca Merck KGaA ha annunciato l’acquisto del gruppo chimico per 1,6 miliardi di sterline. BNP Paribas +0,02%. La banca francese ha annunciato l’acquisto di BGZ, divisione polacca di Rabobank, per 4,2 miliardi di zloty pari a circa 1 miliardo di euro. Renault +0,4%. Le Autorità cinesi hanno approvato il progetto per la creazione di una joint venture tra la casa francese e Dongfeng Motor (secondo produttore di auto in Cina). Il valore della newco è pari a 1,3 miliardi di dollari. Veolia Environnement +0,6%. Secondo Les Echos, il Consiglio di amministrazione dell’utility francese, in programma il prossimo 11 dicembre potrebbe dare il via libera alla cessione della controllata Sade. Mulberry -3%. Il brand di lusso ha chiuso il primo semestre con un utile di 5,08 milioni di sterline, in calo rispetto ai 7,34 milioni di un anno prima. I ricavi sono invece saliti del 2% a 78,09 milioni. Saint Gobain -1%. Bank of America ha tagliato il rating sul titolo del produttore di materiali per costruzioni a neutral da buy.Siemens -0,4%. Le spese in ricerca e sviluppo nell’esercizio fiscale 2013 sono cresciute di 50 milioni di euro a 4,3 miliardi. Lo ha comunicato il conglomerato tedesco. EasyJet -1,4%. A novembre il numero di passeggeri trasportati dalla compagnia low cost è salito del 3,4% a 4,26 milioni di unità.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana poco sopra la parità. In verde Banco Popolare, Enel e Cairo, vendite su Telecom Italia

Il Ftse Mib segna +0,07%, il Ftse Italia All-Share +0,06%, il Ftse Italia Mid Cap +0,05%, il Ftse Italia Star -0,17%. Borse europee poco mosse. Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,13%, il Nasdaq Composite a +0,02% e il Dow Jones a -0,16%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -1,50%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare -0,07%.

Sale Banco Popolare (+2,1%) su indiscrezioni relative alla cessione di crediti problematici per un ammontare che potrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro e costituire un ulteriore passo nella direzione del rafforzamento patrimoniale. In verde Enel (+1,6%). Ieri l’a.d. Fulvio Conti ha detto che il gruppo non è interessato agli asset italiani di E.On che l’utility tedesca ha recentemente messo in vendita. Avvio di seduta positivo per Saipem (+1,3%). Ieri la norvegese Seadrill ha comunicato che valuterà opzioni strategiche di crescita. Qualche settimana fa si era diffusa l’indiscrezione relativa a un interessamento per la divisione drilling offshore di Saipem. Ottima partenza per Cairo Communication (+4,3%) che supera la resistenza a 5,20/5,30 euro e tocca il massimo degli ultimi 13 anni. Il titolo, in caso di conferma in chiusura di seduta del breakout, riattiverebbe la tendenza ascendente di fondo con prossimo obiettivo in area 6.

Netta flessione per Telecom Italia (-2,4%) in scia alla decisione del CADE (l’Antitrust brasiliano) di approvare con riserva l’acquisizione da parte di Telefonica del 50% di Brasilcel (azionista di maggioranza di Vivo): l’operazione potrà essere autorizzata solo se Telefonica dismette ogni partecipazione finanziaria diretta e indiretta in Tim Brasil (tramite Telco). In alternativa sarà necessario l’ingresso in Vivo di un altro partner industriale con esperienza nel settore e senza legami con altre compagnie telefoniche brasiliane.Ancora debole Banca MPS (-1,2%) dopo le ultime indiscrezioni (smentite ieri) relative all’ipotesi di vendita di quote da parte della Fondazione MPS. Oggi Il Giornale scrive che Rocca Salimbeni è l’istituto maggiormente esposto nei confronti di Sorgenia, società del gruppo CIR indebitata per 1,8 miliardi di euro sui quali avrebbe chiesto una ristrutturazione.


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TITOLI DEL GIORNO
A2A prosegue la fase di consolidamento avviata dal top del 21 ottobre a 0,9190 e torna a testare il minimo del 14 novembre in area 0,79. Fintanto che questo supporto rimarrà intatto la correzione potrà essere considerata come temporanea. Discese sotto questo sostegno, avvalorate dalla violazione in area 0,75 della media mobile a 100 giorni, potrebbero invece compromettere la solidità del rialzo visto negli ultimi mesi e prospettare approfondimenti in direzione di 0,70. La tenuta di 0,79 e la rottura di 0,85 potrebbero invece favorire reazioni in direzione dei massimi di 0,9190.Per chi volesse comprare il titolo intervenire al superamento di 0,85 per il test di 0,9190, stop sotto 0,79.Per chi già detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 0,79, incrementare oltre 0,85 per il test di 0,9190 euro.
Terza seduta consecutiva di ribasso mercoledi’ per Enel GP  che scende fino in area 1,70. I prezzi hanno violato martedi’ la media mobile a 50 giorni, ora resistenza a 1,734, e si avviano ora al test a 1,685 della linea che sale dai minimi di luglio 2012 e della media a 100 sedute. Fino a che questo sostegno conterra’ le spinte dei ribassisti sara’ possibile catalogare il brutto scivolone delle ultime tre sedute come un episodio correttivo, quindi non dannoso per la tenuta dell’uptrend di medio periodo. Sotto area 1,685 rischio elevato invece di flessioni ampie, fino almeno in area 1,50 (supporto intermedio a 1,575). La tenuta di 1,685 e la rottura di 1,734 potrebbero prospettare invece un tentativo di recupero che alla rottura di 1,785, base del testa spalle ribassista disegnato dai prezzi dai massimi del 31 ottobre e completato il 2 dicembre, aprirebbe la strada ad un nuovo test di 1,83, massimo dell’anno.Per chi volesse comprare il titolo intervenire sui livelli attuali con stop sotto 1,685 e target a 1,785.Per chi gia’ detiene il titolo mantenere le posizioni con stop sotto 1,685, incrementare oltre 1,785 per 1,83.
Falck Renewables ritraccia dopo il rally visto a cavallo dello scorso fine settimana e copre il gap rialzista lasciato nella seduta di martedì 3 Dicembre. Si è trattato di un movimento correttivo fisiologico che lascia spazio a un eventuale nuovo allungo verso il recente massimo annuale a 1,34 euro, resistenza oltre la quale verrebbe riattivata la tendenza ascendente di fondo con primo obiettivo a 1,40 e successivo sui picchi della primavera 2011 a 1,64 circa. Lo scenario di breve termine cambierebbe in caso di discese sotto 1,15, operazione che andrebbe a completare un potenziale doppio massimo con obiettivo ideale a 0,98 circa.Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 1,34 per 1,40, stop sotto 1,2650.Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 1,34 per 1,64, ridurre sotto 1,15 e uscire alla violazione di 0,98.

DATI MACRO ATTESI
Giovedì 5 Dicembre 201307:30 FRA Tasso di disoccupazione T3;

13:00 GB Riunione BoE e decisione tassi;

13:45 EUR Riunione BCE e decisione tassi;

14:30 EUR Conferenza stampa Draghi (BCE);

14:30 USA Deflatore consumi T3;

14:30 USA PIL (2a stima) T3;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;

16:00 USA Ordinativi industriali ott.


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HEADLINES
Telecom Italia: l’Antitrust brasiliano blocca Telefonica

Il Consiglio amministrativo per la difesa economica brasiliano (CADE) ha approvato con riserva l’acquisizione da parte di Telefonica del 50% di Brasilcel controllato da Portugal Telecom e PT Mobile. La riserva espressa dall’autorità brasiliana riguarda il divieto per Telefonica, che già controlla una quota indiretta in Tim Brasil (Tim Participacoes è controllata al 67% da Tim Brasil Serv. e Part. a sua volta interamente controllata da Telecom Italia), di acquisire il controllo di Brasilcel, azionista di maggioranza di Vivo, un operatore della telefonia mobile rilevante nel mercato brasiliano (come la stessa Tim Brasil). Proprio sui rischi per la concorrenza si è concentrata censura dell’Autorità brasiliana. In particolare il Tribunal del Cade ha sottolineato che l’operazione di Telefonica, controllante di Vivo, può essere autorizzata solo se questa dismette ogni partecipazione finanziaria diretta e indiretta in Tim Brasil. In alternativa sarà necessario l’ingresso in Vivo di un altro partner industriale con esperienza nel settore e senza legami con altre compagnie telefoniche brasiliane.

 

Generali: Assemblea degli Azionisti di Generali Deutschland Holding approva la procedura di squeeze out

Nel corso dell’assemblea straordinaria di ieri gli azionisti di Generali Deutschland Holding hanno approvato la procedura di squeeze out richiesta da Assicurazioni Generali SpA. Il trasferimento delle restanti azioni ordinarie di Generali Deutschland Holding, ancora detenute dai soci di minoranza, sarà efficace a seguito dell’iscrizione della delibera degli azionisti nel Registro Commerciale in Germania, prevista entro il primo semestre 2014. Le azioni GDH saranno ritirate dal mercato regolamentato in cui la società è quotata subito dopo.

 

Spagna: Moody’s migliora l’outlook a stabile

Moody’s ha migliorato l’outlook della Spagna a stabile da negativo.

 

BNP Paribas acquista la polacca BGZ per 1 miliardo di euro

BNP Paribas ha annunciato l’acquisto di BGZ, divisione polacca di Rabobank, per 4,2 miliardi di zloty pari a circa 1 miliardo di euro.

 

Quantas lancia un profit warning e annuncia il taglio di almeno 1.000 posti di lavoro

Ci attende una sfida enorme; dobbiamo fronteggiare una situazione che si è deteriorata in modo significativo. Così l’AD della compagnia aerea australiana Quantas Alan Joyce, che lancia un chiaro allarme sui conti del gruppo. Joyce sottolinea che il vettore aereo deve combatter gli ostacoli che arrivano da più fronti, dal costo eccessivo del carburante al dollaro australiano troppo alto, alla concorrenza di altre compagnie straniere. Per il primo semestre dell’esercizio fiscale che si concluderà a dicembre, la Quantas stima una perdita ante-imposte compresa tra i 250 e di 300 milioni di dollari australiani. Proprio per fronteggiare questa situazione d’emergenza, ha aggiunto il manager, sono necessarie misure urgenti, come il ridimensionamento della forza lavoro. Previsto licenziamento di almeno 1.000 persone, oltre ad una riduzione dei salari anche per i membri del Cda, al congelamento dei bonus e alla revisione delle spese sostenute con i principali fornitori. Una notizia va ad inficiare i dati positivi provenienti dalla chiusura del precedente esercizio finanziario di giugno, archiviato con un utile netto di 6 milioni di AUD, pari a circa 4 milioni di euro. Un risultato che era stato ottenuto grazie alla riorganizzazione delle rotte con il partner Emirates.

 

Kinexia: depositata comunicazione pre-ammissione quotazione controllata Innovatec su AIM Italia

Kinexia ha comunicato che la controllata Innovatec ha depositato presso Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione funzionale alla quotazione delle azioni ordinarie di Innovatec sull’AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale. La data del provvedimento di ammissione delle Azioni Innovatec sull’AIM Italia è prevista indicativamente per 18 dicembre 2013. Per supportare e favorire l’operazione, il Consiglio di Amministrazione di Kinexia dell’8 novembre 2013, ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti di Kinexia, prevista per il giorno 11 e 12 dicembre 2013, rispettivamente in prima e seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo straordinario, parte in denaro (in misura pari ad Euro 0,01 per ogni azione ordinaria Kinexia detenuta) e parte in natura, attraverso l’assegnazione di azioni della società interamente controllata Innovatec. Tale distribuzione è finalizzata, tra l’altro, a consentire una maggiore diffusione delle azioni Innovatec nell’ambito della procedura per l’ammissione alle negoziazioni sull’AIM Italia, allargandone così il flottante e la liquidità di negoziazione delle azioni. La distribuzione del dividendo straordinario sarà in ogni caso condizionata all’ottenimento del provvedimento con cui Borsa Italiana ammette formalmente le azioni Innovatec alle negoziazioni sull’AIM Italia e l’assegnazione delle azioni Innovatec sarà effettuata, in tal caso, successivamente alla data del provvedimento di ammissione da parte di Borsa Italiana, contro stacco della relativa cedola.

ADVFN – Report dei mercati 04/12/2013

MERCATO USA
Wall Street chiude in ribasso, acquisti su Apple. Vola Tesla.

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso.Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,59%, l’S&P500 lo 0,32% e il Nasdaq Composite lo 0,20%. Apple +2,74%.

Ubs ha alzato il rating sul titolo del gruppo di Cupertino a buy da neutral.

Ford Motor -2,93%. La casa di Dearborn ha venduto nel mese di novembre negli Usa 190.449 veicoli, il 7% in più rispetto ad un anno prima. General Motors -2,48%. La casa di Detroit ha venduto nel mese di novembre negli Usa 212.060 veicoli, il 13,7% in più rispetto ad un anno prima. Tesla +16,53%. Il produttore di auto elettriche ha annunciato che l’authority tedesca non ha chiesto interventi sulla sicurezza della Model S. Walt Disney -1,42%. B. Riley ha tagliato il rating sul titolo del gruppo dell’intrattenimento a neutral da buy. Nike +0,05%. La rivale tedesca Adidas ha confermato gli obiettivi al 2015. Eli Lilly -0,92%. Secondo indiscrezioni il gruppo farmaceutico sarebbe interessato all’acquisto della divisione sanità per animali di Novartis.

Yum! Brands -2,7%. Le stime al 2014 annunciate dalla catena di ristoranti hanno deluso le attese. Krispy Kreme Doughnuts -20,2%. Il produttore di ciambelle ha chiuso il terzo trimestre con un giro d’affari inferiore alle attese. Sotto il consensus anche l’outlook.

MERCATI ASIATICI

Battuta d’arresto alla Borsa di Tokyo

Seduta difficile per il Nikkei che arretra del 2,17% registrando il maggior calo giornaliero delle ultime sei settimane. L’indice non e’ riuscito a dare continuita’ al movimento ascendente di novembre ed e’ stato costretto a ripiegare con una evidente accelerazione ribassista. La flessione appare tuttavia fisiologica dopo il rally che nelle ultime settimane aveva spinto in ipercomprato gli oscillatori tecnici piu’ comuni. La struttura grafica di fondo resta comunque saldamente orientata al rialzo, almeno fino a quando i prezzi resteranno sopra quota 14500 circa, linea di tendenza disegnata a partire dai minimi di giugno e punto di passaggio della media mobile a 100 giorni. Questo riferimento rappresenta infatti un supporto strategico nel medio lungo termine la cui eventuale violazione rischia di anticipare ribassi ben piu’ ampi. La permanenza al di sopra di 14950, ex resistenza coincidente con il picco di luglio, mantiene intatta la possibilità che l’indice possa raggiungere obiettivi che si collocano a 16000, record annuali toccati lo scorso 25 maggio, e a 16400, sul lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno.

Prese di beneficio anche sul Topix che ha terminato la seduta a 1240,99 punti (-1,71%).

Sul versante macroeconomico in Cina Markit Economics ha comunicato che nel mese di novembre l’indice HSBC PMI dei servizi si e’ attestato a 52,5 punti, di poco inferiore ai 52,6 punti rilevati il mese precedente indicando comunque solidità nella crescita del settore terziario cinese.

Sul fronte societario i titoli esportatori risultano penalizzati da un rafforzamento dello yen contro dollaro: Toyota (-1,72%), Panasonic (-2,95%), Sharp (-1,74%). Forte ribasso per Sony (-3,40%): secondo quanto riportato dal quotidiano “Nikkei”, la società avrebbe intenzione di acquistare un impianto di Renesas Electronic, uno dei maggiori produttori giapponesi di chip .

Male anche il comparto finanziario, con Mitsubishi UFJ Financial in calo del 2,26% e Sumitomo Mitsui Financial dell’1,87%.

Contrastate le altre principali piazze asiatiche: Seoul registra un calo dell’1,12%, Hong Kong dello 0,74%. Si conferma anche oggi positiva invece la borsa di Shanghai, +1,28%.


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MERCATI EUROPEI

Borse europee positive

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo.

Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,23%, il Cac40 di Parigi lo 0,32%, il Ftse100 di Londra lo 0,07% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,14%.f

Sage Group +7%. Il gruppo dei software ha chiuso l’esercizio 2012/2013 con un utile ante imposte dimezzato ma ha alzato il dividendo del 6% e confermato le stime di crescita al 2015. Accor +2,5%. Ubs ha alzato il rating sul titolo della catena alberghiera a buy da neutral. Tesco +3%. Il retailer britannico ha chiuso il terzo trimestre con un giro d’affari in calo dello 0,8% rispetto ad un anno prima. Esclusa la vendita di carburanti e a parità di negozi il calo è pari al 2,5%. Veolia Environnement +0,3%. Il gruppo dei servizi per l’ambiente prevede di tagliare 700 posti di lavoro in Francia nel 2014. Eads +1,2%. Secondo il quotidiano Dziennik Gazeta Prawna, la Polonia potrebbe acquistare tra l’1% e il 2% del capitale gruppo aerospaziale e della difesa. Peugeot +3%. Goldman Sachs ha inserito il titolo nella “Conviction Buy List”.

APERTURA MERCATO ITALIANO

Borsa italiana in lieve calo.

Vendite su MPS, positiva Saipem

Il Ftse Mib segna -0,09%, il Ftse Italia All-Share -0,06%, il Ftse Italia Mid Cap -0,04%, il Ftse Italia Star -0,19%.

Borse europee sulla parità.

Ieri sera a New York l’S&P 500 ha terminato a -0,32%, il Nasdaq Composite a -0,20% e il Dow Jones a -0,59%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -2,17%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare -0,76%.

Debole Banca MPS (-1,8%) su indiscrezioni del Sole 24 Ore in base alle quali la Fondazione MPS entro il 27 dicembre potrebbe cedere una parte o l’intera quota detenuta in Rocca Salimbeni. In rosso Campari (-1,2%): gli analisti di Jp Morgan hanno deciso di abbassare la raccomandazione sul titolo da “overweight” (sovrapesare rispetto al mercato/settore) a “neutral”. Ancora vendite su ERG (-1,1%) dopo il crollo di ieri a seguito delle perquisizioni eseguite dalla GdF nelle sedi della società a Genova, Milano e Roma. L’accusa è quella di una presunta frode fiscale da 904 milioni di euro per fatture afferenti a TotalErg (51% ERG e 49% Total) emesse da una società con sede alle Bermuda appartenente al gruppo Total. Buon avvio per Saipem (+2,8%) grazie a Banca IMI che ha deciso di migliorare la raccomandazione sul titolo da “neutral” a “buy” (acquistare). Positiva Pirelli&C (+0,7%) grazie a Exane che ha avviato la copertura sul titolo con giudizio “outperform” (farà meglio del mercato/settore). Banca Carige (+3,9%) balza in avanti all’indomani dell’elezione di Paolo Momigliano alla carica di presidente della Fondazione Carige, primo azionista dell’istituto genovese con il 49,4%. Momigliano succede a Flavio Repetto, sfiduciato a ottobre da 17 consiglieri. Acquisti su Indesit (+1,2%) dopo la firma dell’intesa con i sindacati sul riassetto industriale dell’azienda in Italia: è stato quindi superato il quadro precedente che prevedeva il licenziamento di 1425 dipendenti nel nostro Paese e la chiusura di due stabilimenti con conseguente drastico ridimensionamento dell’industria strategica italiana dell’elettrodomestico.


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TITOLI DEL GIORNO
Intesa Sanpaolo e’ sceso a testare con i minimi di martedi’ a 1,737 la base del canale rialzista che contiene l’andamento del titolo dai minimi di inizio luglio (il lato alto dello stesso canale ha frenato la crescita del titolo ad ottobre). Fintanto che il supporto di area 1,737 tiene resta quindi possibile un rimbalzo che potrebbe anzi dimostrarsi anche esteso, in teoria destinato a riattraversare tutto il canale fino ai 2,05 euro. Un primo indizio favorevole ad una reazione verrebbe con il superamento di 1,76, conferme alla rottura di 1,80, linea che scende dal picco di inizio novembre. La violazione di 1,737 farebbe invece temere una fase di ripiegamento a correzione di tutta la salita dai minimi di area 1,17, quindi non solo sul supporto gia’ messo recentemente alla prova di area 1,677 (testato il 18 e 21 novembre), 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di fine settembre, ma anche verso area 1,50.Per chi volesse comprare il titolo sono quindi possibili interventi sui livelli attuali con stop subito sotto 1,73 e target a 1,80. Per chi gia’ detiene il titolo mantenere le posizioni con stop subito sotto 1,73, incrementare oltre 1,80 per il test di 1,86.

Tod’s dovrà forzare in via definitiva la resistenza in area 128,5 euro (50% di ritracciamento della discesa subita in autunno) e lasciarsi alle spalle la media mobile a 100 giorni in transito a 130 circa. Solo così verrebbero inviati segnali di ripresa concreti in grado di dare continuità alla reazione avviata a metà novembre dai minimi a 111,40. Oltre questa soglia, segnali di forza verso la trend line che scende dai record storici toccati lo scorso agosto, riferimento attuale a 134,50 circa. Discorso diverso, invece, in caso di cedimento del primo supporto a circa 123: probabile in tal caso il test di 119,50 cui potrebbe seguire la rivisitazione di 111,40. Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire in acquisto oltre area 128,50 con target a 134,50 euro. Stop loss sotto 123 euro. Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 123 euro ed incrementare oltre 128,50 euro per i target a 134,50 e 141,50 euro.

Nelle ultime due settimane circa Trevi Fin Ind si è mossa per vie laterali interrompendo la correzione vista a metà Novembre. Solitamente questo tipo di movimento marca una pausa di consolidamento all’interno di un movimento destinato a trovare nuova linfa. I primi segnali in tal senso sono giunti ieri con la violazione della linea di tendenza tracciata dal minimo del 18/11 ma una conferma definitiva della riattivazione della discesa arriverà con la rottura dello stesso minimo a 6,17 euro, prologo a un approfondimento sui 5,75, sostegno determinante in ottica di medio/lungo periodo. Un eventuale recupero dipenderà dalla capacità delle quotazioni di tornare sopra quota 6,65, circostanza che favorirebbe estensioni con primo obiettivo a 6,95 e successivo in area 7,20/7,30, resistenze decisive dato che al di sopra delle stesse verrebbe riattivata la tendenza ascendente di fondo in direzione del massimo dell’autunno 2011 a 8,90 circa.Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 6,65 per 6,95 e 7,20, stop sotto 6,50.Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 7,30 per 8,90, ridurre sotto 6,17 e uscire alla violazione di 5,75.

DATI MACRO ATTESI

Mercoledì 4 Dicembre 2013

09:15 SPA Indice PMI servizi nov;

09:45 ITA Indice PMI servizi nov;

09:50 FRA Indice PMI servizi (finale) nov;

09:55 GER Indice PMI servizi (finale) nov;

10:00 EUR Indice PMI composito (finale) nov;

10:00 EUR Indice PMI servizi (finale) nov;

10:30 GB Indice PMI servizi nov;

11:00 EUR PIL T3;

11:00 EUR Vendite al dettaglio ott;

14:15 USA Nuovi occupati (ADP) nov;

14:30 USA Bilancia commerciale ott;

16:00 USA Indice ISM non manifatturiero nov;

16:00 USA Vendite abitazioni nuove ott;

16:00 USA Scorte settimanali petrolio e derivati;

20:00 USA Beige Book (Fed).


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HEADLINES
Campari: Jp Morgan riduce il giudizio a neutral

Gli analisti di JP Morgan hanno deciso di abbassare il rating sul titolo da overweight a neutral. Il titolo della società registra un ribasso dell’1,05% a quota 5,66 euro durante i primi scambi.

Banca Carige: Momigliano eletto presidente della Fondazione

Acquisti in avvio di seduta su Banca Carige all’indomani dell’elezione di Paolo Momigliano alla carica di presidente della Fondazione Carige, primo azionista dell’istituto genovese con il 49,4%. Momigliano succede a Flavio Repetto, sfiduciato a ottobre da 17 consiglieri.

Indesit, l’intesa con i sindacati salva 1.400 posti di lavoro

Accordo storico tra Indesit e i sindacati per un nuovo riassetto della produzione in Italia. Ieri le sigle sindacali Fim Cisl e Uilm Uil hanno firmato un’ipotesi d’accordo con il management di Indesit, con i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Campania e della Regione Marche. Il nuovo accordo, riporta una nota della Fim-Cisl, permette il superamento delle ipotesi di licenziamento di 1425 dipendenti in Italia e di chiusura di 2 stabilimenti con un drastico ridimensionamento dell’industria strategica italiana dell’elettrodomestico. La nuova intesa prevede investimenti complessivi per 83 milioni di euro nel triennio fino al 2016 e il ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi (contratti di solidarietà), incentivi all’esodo su richiesta e l’impegno della società a non ricorrere a procedure di mobilità unilaterali fino al 2018. Previste internalizzazioni delle produzioni anche estere nei siti italiani e delle specializzazioni produttive.

Fiat: Chrysler Canada registra il miglior novembre dal 2001

Chrysler Canada ha annunciato il quarantottesimo mese consecutivo di aumenti delle vendite, è il periodo più lungo di crescita della sua storia. A novembre sono stati venduti 19.206 veicoli, in aumento del 13% rispetto al novembre 2012. “Il lancio del nuovo Jeep Cherokee ha dato un significativo contribuito al raggiungimento del miglior novembre dal 2001 – ha dichiarato Dave Buckingham, Chief Operating Officer di Chrysler Canada – è chiaro che il 2013 sarà un ottimo anno per noi. La nostra quota di mercato è aumentata e porteremo a casa le più alte vendite annue in oltre dieci anni. Nel primo mese di commercializzazione, il Jeep Cherokee ha registrato vendite pari a 1.285 unità e le prospettive sono decisamente positive: non facciamo in tempo a consegnare le vetture ai concessionari che i clienti le hanno già ritirate”.

Pirelli, Exane avvia copertura con “outperform”

Positiva Pirelli grazie a Exane che ha avviato la copertura sul titolo con giudizio “outperform” (farà meglio del mercato/settore).

Vinci, rifinanziamento da 1,243 miliardi per l’autostrada slovacca PR1BINA

Il gruppo francese Vinci Concessions, Meridian Infrastructure, il ministero del Trasporto, delle Costruzioni e dello Sviluppo regionale della Repubblica slovacca hanno annunciato il completamento del rifinanziamento dell’autostrada PR1BINA per 1,243 miliardi di euro. Il rifinanziamento attuato da Granvia, la società concessionaria per 30 anni della tratta da 51,6 chilometri e controllata da Vinci Concessions e Meridiam Infrastructure, consisteva nella sostituzione di linee di credito fornite nel 2009 da 16 banche con una nuova emissione a 25 anni e 8 mesi che consente alla Repubblica slovacca risparmi per almeno 150 milioni di euro. Assegnato al bond rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s.