Websim Focus sui Mercati finanziari 19/03/2015 – WS

La Fed ha trovato le parole giuste per convincere i mercati che la politica monetaria resterà accomodante. Anche se nel comunicato non si parla più di un atteggiamento “paziente”, la Fed non è diventata affatto “impaziente” di imboccare la via del primo rialzo dei tassi dopo 9 anni.

La Yellen ha escluso un rialzo in aprile e non la ha escluso da giugno in avanti, ma solo a fronte di un ulteriore, forte, miglioramento dello scenario macroeconomico.

Wall Street ha messo il turbo: Dow Jones +1,27%, S&P500 +1,2%, Nasdaq +0,9%.

Il dollaro è invece arretrato bruscamente (Eu/Usd 1,072). Deluso chi si aspettava un rialzo già in primavera.

Brasile. Ieri sera la Borsa ha registrato un altro robusto rimbalzo (+2,5%), che si aggiunge al +3% del giorno prima, riducendo la perdita da inizio anno a -5%.

Asia. Nessuna reazione particolare stamattina. Il Nikkei ha chiuso in lieve ribasso (-0,35%). Hong Kong +1%, CSI 300 -0,6%, Seul +0,4% e Mumbai +0,6%.

I future sulle borse europee anticipano un avvio in ribasso dello 0,1%.

Le prossime sedute potrebbero essere condizionate dalle importanti scadenze tecniche trimestrali di domani, venerdì 20 marzo, e dalle solite tensioni tra Grecia e Eurozona. Non vediamo ricadute dalle decisioni della Fed.

Analisi tecnica borse. Il quadro generale sembra voler entrare in una fase di legittimo assestamento. Wall Street è in questa situazione già da qualche settimana, l’Europa ha cominciato lunedì scorso a correggere, Tokio sta rallentando la corsa. In compenso si è risvegliato il Brasile. Scenario di fondo comunque ben impostato e, operativamente, è opportuno individuare qualche supporto utile per intervenire di nuovo in acquisto.

FtseMib (22.565, -0,69%). Prosegue il consolidamento. Eventuali correzioni verso 21.500/21mila punti sono da sfruttare per acquisti. L’obiettivo del movimento resta verso 24mila punti, massimi dal 2009.

Variabili macro

Petrolio. Grazie alla discesa del dollaro, il Brent è balzato in avanti del 4,5% a 55,5 dollari. Più contrastato il movimento del Wti americano che ha interrotto la serie di sei ribassi consecutivi, salendo a 44,66 dollari, ma nel corso della notte è tornato a scendere ed è scambiato a 43,6 dollari.

Operatività. Viste le novità di ieri, crediamo ancora di più in una reazione e approfittiamo della caduta verso 55 e 45 usd rispettivamente per provare a scommettere su un rimbalzo nell’ordine di 5 dollari.

Oro (oggi 1.172 usd). Anche qui, come su tutte le commodity, si è visto l’effetto dollaro. Il prezzo è rimbalzato del 2,5% allontanandosi dai fortissimi supporti in area 1.150/1.120 usd, il cui cedimento proietterebbe un target verso quota 1.000 usd. Preferiamo comunque stare alla finestra. Giudizio di fondo negativo.

Forex

Euro/Dollaro (1,072). Come previsto, il movimento di ieri ha dato il via alle prese di profitto dopo il prolungato rally. L’obiettivo naturale rimane la parità. Ieri sera, subito dopo l’annuncio della Fed, il cross è arrivato a toccare 1,1045, facendo scattare nuovi acquisti di dollari suggeriti in area 1,10.

Bond

Ieri sono proseguite le prese di profitto favorite da rinnovate tensioni dei rapporti tra Atene e Europa. Lo spread decennale riapre a 110 punti base per un rendimento del BTP 10 anni a 1,30%. Eventuali strappi verso 1,50% sarebbero occasioni di acquisto.

Grecia. Stasera ci sarà una riunione di emergenza a Bruxelles, presente Tsipras. Intanto, il Parlamento ha approvato il disegno di legge «per fronteggiare la crisi umanitaria» che dovrebbe costare al paese circa 200 milioni di euro. il provvedimento è stato preso contro la volontà della troika. Per questo lo spread è tornato a 1.070 punti base.

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